Soggetto passivo Imu immobili venduti con riserva di proprietà

L’articolo 1523 c.c. dispone che “nella vendita a rate con riserva di proprietà, il compratore acquista la proprietà della cosa con il pagamento dell’ultima rata di prezzo, ma assume i rischi dal momento della consegna”. La norma pertanto è chiara nell’escludere che il c.d. “effetto traslativo” possa verificarsi prima del pagamento dell’ultima rata (così Cass. Civ., sent. n. 11450/1992 e risoluzione MEF n. 28/E/2009).

Ciò premesso, rispondere alla domanda su cui sia il soggetto passivo IMU non è cosa scontata, atteso che la normativa si presta ad interpretazioni di segno opposto e sul punto non vi sono stati, per quanto auspicati, interventi chiarificatori da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Ricordiamo, infatti, come, da un lato, l’art. 13 del d.l. n. 201/2011 preveda che il presupposto dell’Imu sia il possesso dell’immobile (il che potrebbe portare a concludere per la soggettività ai fini IMU dell’acquirente), dall’altro, l’art. 9, c.1, D.Lvo n. 23/2011 sottolinei che è soggetto passivo Imu il proprietario dell’immobile o colui che è titolare di un diritto reale sullo stesso.

Nonostante, dunque, la normativa lasci qualche dubbio, facendo riferimento alla norma del codice civile che sancisce che tra il momento della sottoscrizione dell’atto e quello del pagamento dell’ultima rata, la proprietà rimane al venditore, è opinione concorde, almeno al momento, che sia il venditore il soggetto passivo dell’Imu.

Pertanto, il venditore con riserva di proprietà di un bene immobile sarà tenuto al pagamento dell’Imu per tutto il periodo pattuito in cui il compratore versa le rate per l’acquisto e così fino al pagamento dell’ultima rata ed il trasferimento definitivo della proprietà in capo all’acquirente.

Tanto più, nel caso descritto in quesito, sarà il proprietario/venditore il soggetto passivo IMU per tutte le annualità.

21 marzo 2022          Lorella Martini

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