Risposta di Andrea Dallatomasina
QuesitiA gennaio 2022 ho ricevuto una richiesta di residenza nella quale è stato dichiarato un indirizzo, confermato poi anche al vigile in sede di accertamento. L'abitazione in questione ha 2 appartamenti (uno a piano terra e uno al primo piano), l'appartamento al piano primo ha anche un accesso su un'altra area di circolazione con assegnato relativo numero civico, gli utenti mi chiedono di poter cambiare l'indirizzo in anagrafe perché usano come accesso principale quello non dichiarato durante la pratica di residenza. In questo modo le due famiglie sarebbero residenti in due aree di circolazione diverse nella stessa abitazione.
E' possibile? Devo chiedere all'interessato di fare una richiesta scritta?
La numerazione civica è costituita dai numeri che contraddistinguono tutti gli accessi esterni di qualsiasi genere che dall’area di circolazione immettono, direttamente o indirettamente, alle unità ecografiche semplici (abitazioni, esercizi commerciali, uffici, ecc.): direttamente, quando l’accesso all’unità ecografica semplice si apre sull’area di circolazione; indirettamente, quando si apre, invece, su corti, cortili e scale interne.
In base alle norme vigenti e alle disposizioni dell’ISTAT la numerazione civica esterna è da applicarsi a tutti gli accessi esterni principali (pedonali) e secondari (carrai) che da un’area di circolazione pubblica o privata immettono in abitazioni, attività, esercizi, uffici, ecc. comprese “grotte, baracche e simili, adibite ad abitazioni”.
Anche l'articolo 42 comma 1 del dPR 30 maggio 1989, n. 223, prevede che "Le porte e gli altri accessi dall'area di circolazione all'interno dei fabbricati di qualsiasi genere devono essere provvisti di appositi numeri da indicarsi su targhe di materiale resistente."
Il numero civico, pertanto, identifica l'accesso, il passaggio dalla pubblica via al fabbricato, non il fabbricato in sè.
Quindi se ad un fabbricato vi si accede da due accessi diversi si dovranno assegnare due numeri distinti. Pertanto il dovere di assegnare un numero civico ad entrambi gli accessi su entrambe le vie sussiste indipendentemente dalla volontà dei residenti e dalla struttura dell'edificio.
Fatte le dovute premesse se i componenti della famiglia Y utilizzano abitualmente l’altro accesso, diverso da quello registrato in anagrafe, in cui vi è la presenza della casetta della posta, il citofono, non si vedono problemi a registrarli anagraficamente nell’accesso regolarmente utilizzato.
Pertanto, per il caso descritto, vi sarà la famiglia X che rimarrà iscritta anagrafica in Via Paperino 5 (primo piano) mentre la famiglia Y cambierà da Via Paperino 5 (piano terra) a Via Topolino 2.
Per far ciò ritengo sufficiente apposita istanza/dichiarazione scritta resa dai componenti maggiorenni della famiglia Y.
La decorrenza sarà dalla data del provvedimento di arrivo della dichiarazione.
18 marzo 2022 Andrea Dallatomasina
Per i clienti Halley: ricorrente QD n. 2055, sintomo n. 2085
Ministero dell’Interno – 11 luglio 2024
presentata dal dott. Andrea Antognoni
Risposta del Dott. Eugenio De Carlo
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