PNRR – Bandi asili nidi, un mese in più

La ministra Carfagna annuncia la proroga a fine marzo e una campagna ad hoc

Servizi Comunali Bandi gare e contratti
di La Posta del Sindaco
04 Marzo 2022

Una proroga di un mese (dal 28 febbraio al 31 marzo) per i Comuni per partecipare al bando per gli asili nido e una sensibilizzazione delle amministrazioni perché il Sud utilizzi ogni euro disponibile dei fondi legati al Piano nazionale di ripresa e resilienza. Lo ha annunciato la ministra per il Sud e la Coesione Territoriale Mara Carfagna, in quella che è un'azione concordata con il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi.

L’annuncio della ministra
"I bandi per l'edilizia scolastica, in generale, hanno dimostrato una buona capacità di partecipazione di tutte le Regioni, comprese quelle del Sud. Significa che gli strumenti di sostegno alle amministrazioni funzionano. L'eccezione del bando da 2,4 miliardi per gli asili nido, dove le richieste arrivano appena a metà dell'investimento programmato dal Governo, deve essere affrontata e lo stiamo già facendo. Abbiamo prorogato la scadenza del bando al 31 marzo”, comunica la ministra, “e stiamo predisponendo una campagna informativa capillare per sensibilizzare i Comuni, abbiamo attivato al massimo la task force di esperti dell'Agenzia per la Coesione. Siamo convinti che i nidi per la fascia d'età 0-3 anni rappresentino un servizio educativo e sociale essenziale e che la diseguaglianza in questo settore tra Comuni del Nord e del Sud sia intollerabile. Ora che abbiamo indirizzato verso il Mezzogiorno il 55,3 per cento degli stanziamenti straordinari del PNRR per i nidi e abbiamo inserito in legge di Bilancio le risorse ordinarie necessarie alla gestione per garantire il superamento del divario Nord-Sud, agiremo”, promette Carfagna, “perché ogni centesimo di quella quota sia utilizzato. Si tratta di un miliardo e 327 milioni che possono cambiare la vita quotidiana di decine di migliaia di bambini e di madri".

Cosa prevede il bando
La Missione 4 del PNRR - Istruzione e Ricerca - ha indicato una priorità: aumentare l’offerta educativa nella fascia 0-6 anni su tutto il territorio nazionale, attraverso l’assegnazione di 4,6 miliardi per la riqualificazione e costruzione di nuovi asili nido e nuove scuole dell’infanzia, in modo da incrementare il servizio e migliorarne la qualità, facilitare le famiglie nella conciliazione tra vita privata e lavorativa, promuovere l’uguaglianza di genere e il lavoro femminile, e incrementare il tasso di natalità. In Italia - si legge sulla pagina di presentazione del bando - l’offerta di servizi per la prima infanzia si conferma ancora sotto il parametro europeo, fissato dal 2002 al 33% di copertura dei posti rispetto ai bambini. Alla fine del 2019 la media italiana era ancora ferma al 26,9%, ovvero meno di 27 posti per 100 bambini residenti sotto i tre anni, con ampi divari territoriali: mentre il Nord-est e il Centro Italia superano il target europeo (rispettivamente 34,5% e 35,3%) e il Nord-ovest è appena sotto (31,4%), il Sud (14,5 %) e le Isole (15,7%) sono ancora molto indietro rispetto agli obiettivi (dati ISTAT 2019/2020). Il bando PNRR pubblicato dal Ministero dell’Istruzione ha come obiettivo quello di aumentare l’offerta con almeno 260 mila nuovi posti, in gran parte negli asili nido, e di raggiungere entro il 2026 l’obiettivo europeo del 33% relativo ai servizi per la prima infanzia, colmando il divario oggi esistente sia per la fascia 0-3 che per la fascia 3-6 anni. Il Piano si prefigge anche di colmare il divario nelle regioni del Sud, cui spetta il 55% dei fondi e mette in campo un investimento totale per la prima infanzia di 4,6 miliardi: 3 miliardi sono stanziati grazie all’avviso pubblico dedicato (2,4 miliardi, come detto, per gli asili nido e altri 600 per scuole dell’infanzia), 700 milioni sono relativi al bando già in corso e 900 milioni sono in conto corrente per la gestione.
Gli altri bandi, che sono stati pubblicati lo scorso dicembre, per un totale di 5,2 miliardi, riguardano la costruzione di scuole innovative, l’incremento di mense e palestre, e la riqualificazione del patrimonio edilizio scolastico.

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