Il 17 marzo 2022 è la data di scadenza dell’avviso per la candidatura di proposte progettuali riguardanti il finanziamento dei Piani Urbani Integrati riguardanti interventi di manutenzione per il riuso e la rifunzionalizzazione ecosostenibile di aree pubbliche e di strutture edilizie pubbliche esistenti, con valore non inferiore a 50 milioni di euro.
Destinatari
L’intervento per i Piani urbani integrati è dedicato alle periferie delle Città Metropolitane e prevede una pianificazione urbanistica partecipata, con l’obiettivo di trasformare territori vulnerabili in città smart e sostenibili, limitando il consumo di suolo edificabile.
Nelle aree metropolitane si potranno realizzare sinergie di pianificazione tra il Comune “principale” ed i Comuni limitrofi con l’obiettivo di ricucire tessuto urbano ed extra-urbano, colmando deficit infrastrutturali e di mobilità. Alle attività di pianificazione potranno partecipare anche i privati nel limite massimo del 25 per cento del costo totale dell'intervento, start-up di servizi pubblici e terzo settore.
Tipologie di intervento finanziabili
Sono finanziabili proposte progettuali relative esclusivamente a investimenti volti al miglioramento di ampie aree urbane degradate, per la rigenerazione e rivitalizzazione economica, con particolare attenzione alla creazione di nuovi servizi alla persona e alla riqualificazione dell'accessibilità e delle infrastrutture, permettendo la trasformazione di territori vulnerabili in città intelligenti e sostenibili.
Gli interventi finanziabili riguardano tre linee di azione principali:
- la manutenzione per il riuso e la rifunzionalizzazione ecosostenibile di aree pubbliche e di strutture edilizie pubbliche esistenti per finalità di interesse pubblico;
- il miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale, anche mediante la ristrutturazione degli edifici pubblici, con particolare riferimento allo sviluppo e potenziamento dei servizi sociali e culturali e alla promozione delle attività culturali e sportive;
- interventi finalizzati a sostenere progetti legati alle smart cities, con particolare riferimento ai trasporti ed al consumo energetico, volti al miglioramento della qualità ambientale e del profilo digitale delle aree urbane mediante il sostegno alle tecnologie digitali e alle tecnologie con minori emissioni di CO2.
In particolare, gli interventi dovranno avere le seguenti caratteristiche, a pena di inammissibilità:
- intervenire su aree urbane il cui l’IVSM (Indice di Vulnerabilità Sociale e Materiale) è superiore a 99 o superiore alla mediana dell'area territoriale;
- avere un livello progettuale non inferiore alla progettazione preliminare o studio di fattibilità tecnico economica;
- assicurare l'incremento di almeno due classi energetiche nel caso di edifici oggetto riuso, rifunzionalizzazione o ristrutturazione;
- assicurare l'equilibrio tra zone edificate e zone verdi nonché potenziare l'autonomia delle persone con disabilità e l'inclusione sociale attraverso la promozione di servizi sociali e sanitari a livello locale eliminando, ove possibile, gli ostacoli all'accesso agli alloggi e alle opportunità di lavoro;
- prevedere la valutazione di conformità alle condizioni collegate al principio del DNSH (Do Not Significant Harm), previsto dall’articolo 17 del regolamento UE 2020/852 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 giugno 2020; si ricorda che il principio DNSH prevede che gli interventi dei Piani nazionali non arrechino alcun danno significativo all'ambiente;
- prevedere la quantificazione del target obiettivo definito in metri quadri area interessata all'intervento, intesa come bacino territoriale che beneficia dell'intervento.
Il totale dell’importo del Piano Urbano Integrato non dovrà essere inferiore a 50 milioni di euro e potrà essere costituito secondo una delle seguenti modalità:
- insieme di interventi, definiti da più CUP e anche con soggetti attuatori diversi (es. Comune e Città metropolitana), su una specifica area urbana;
- insieme di interventi, definiti da più CUP, che risultino funzionalmente e strategicamente unitari anche se non territorialmente contigui e/o progetti "a rete", sulla base di strategie tematiche di scala metropolitana, che riescono ad aggregare comuni piccoli e medi, soggetti attuatori di singoli interventi di dimensioni contenute ma di elevato impatto complessivo;
- intervento singolo con unico CUP.
Con particolare riferimento alle lettere a) e b), la proposta progettuale deve essere accompagnata da apposita relazione volta ad illustrare la strategia complessiva del Piano.
Termini e modalità di presentazione della domanda
Il termine ultimo per trasmettere le proposte progettuali è il 17.03.2022 alle ore 23:59, esclusivamente tramite PEC all’indirizzo finanzalocale.prot@pec.interno.it, mediante apposizione di firma digitale, del rappresentante legale della città metropolitana.
Cosa allegare alla domanda di partecipazione
Alla candidatura dovrà essere allegata la seguente documentazione, a seconda del tipo di intervento:
- il modello di cui all’Allegato 1;
- la proposta progettuale corredata da:
- una relazione dettagliata delle finalità dell’intervento e dei benefici attesi, completa di precipua specificazione delle iniziative volte al risparmio energetico, nonché del target obiettivo relativo ai mq dell’area urbana oggetto di intervento, firmata digitalmente dal legale rappresentante della Città Metropolitana;
- un’autodichiarazione, firmata digitalmente dal legale rappresentante di ciascun soggetto attuatore relativa al rispetto dei principi previsti per gli interventi del PNRR (Allegato 2);
- gli atti amministrativi attestanti le modalità e le procedure attraverso le quali sono stati selezionati i progetti presentati”;
Per ogni progetto va richiesto un codice CUP secondo i seguenti tre template predefiniti dal MEF:
- settore INFRASTRUTTURE SOCIALI – Sotto-settore SOCIALI E SCOLASTICHE oppure ABITATIVE oppure BENI CULTURALI oppure SPORT, SPETTACOLO, TEMPO LIBERO oppure ALTRE INFRASTRUTTURE SOCIALI;
- settore INFRASTRUTTURE AMBIENTALI E RISORSE IDRICHE – Sottosettore PROTEZIONE, VALORIZZAZIONE E FRUIZIONE AMBIENTALE oppure RIASSETTO E RECUPERO DI SITI URBANI E PRODUTTIVI;
- settore INFRASTRUTTURE DI TRASPORTO – Sotto-settore STRADALI oppure TRASPORTO URBANO oppure TRASPORTI MULTIMODALI E ALTRE MODALITÀ DI TRASPORTO;
Pertanto, a seconda del tipo di intervento proposto si dovrà acquisire il codice CUP secondo il relativo template.
Articolo di Pietro Salomone
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