Risposta della Dott.ssa Grazia Benini
QuesitiCon la presente si chiede un parere in merito alla trascrizione dell'atto di matrimonio a conclusione del procedimento di riconoscimento della cittadinanza italiana iure sanguinis concluso nel mese di febbraio 2022. Abbiamo un dubbio per quanto riguarda la trascrizione dell'atto di matrimonio, poiché nell'atto straniero di matrimonio risulta che la cittadina si è sposata nel 2012, ma è anche riportato che la medesima è vedova dal 2017. È sufficiente la variazione anagrafica visto che la cittadina risulta vedova da prima della conclusione del procedimento di riconoscimento della cittadinanza italiana iure sanguinis o l'atto di matrimonio va comunque trascritto?
E’ una cittadina riconosciuta cittadina italiana iure sanguinis quindi tutti gli eventi di stato civile che la riguardano possono essere oggetto di trascrizione anche se riguardanti situazioni esaurite quale potrebbe essere ad esempio un matrimonio seguito dal divorzio o un atto di matrimonio da cui si evinca l’avvenuta vedovanza. Lo status di vedova potrà essere inserito in anagrafe mentre in sede di trascrizione l’atto di matrimonio rimarrà trascritto senza alcuna annotazione a riguardo.
16 febbraio 2022 Grazia Benini
Per i clienti Halley: ricorrente QD n. 2006, sintomo n. 2037
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