Calcolo costo personale per il rinnovo contrattuale

Per quanto riguarda il monte salari secondo gli orientamenti ARAN (AFL26) e RGS occorre fare riferimento ai valori risultanti dal conto annuale i cui criteri sono da recepire ogni qualvolta si faccia riferimento a tale valore.

La stessa ARAN ha avuto modo di precisare che ogni volta che il CCNL usa l'espressione "monte salari", questa debba essere intesa “al netto degli oneri a carico dell’amministrazione” (orientamento AII24). Inoltre, con il parere 499-15A ha fornito una definizione più precisa di “monte salari”: “tutte le somme corrisposte nell’anno di riferimento, rilevate dai dati inviati da ciascun Ente, ai sensi dell'art. 60 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, in sede di rilevazione del conto annuale, e con riferimento ai compensi corrisposti al personale destinatario del CCNL in servizio in tale anno. Tali somme ricomprendono quelle corrisposte a titolo di trattamento economico sia principale che accessorio, ivi comprese le incentivazioni, al netto degli oneri accessori a carico dell’amministrazione e con esclusione degli emolumenti non correlati ad effettive prestazioni lavorative. Non costituiscono, pertanto, base di calcolo per la determinazione del “monte salari”, oltre che le voci relative agli assegni per il nucleo familiare, anche, ad esempio, le indennità di trasferimento, le indennità di mensa, gli oneri per i prestiti al personale e per le attività ricreative, le somme corrisposte a titolo di equo indennizzo ecc.”.

Gli accantonamenti 2019-2020-2021 devono essere depurati dei costi che gli enti già sopportano quali l’indennità di vacanza contrattuale e il consolidamento dell’elemento perequativo previsto dal CCNL 2016/2018 e che può essere stimata nella misura pari all’1%. 

7 febbraio 2022             Angelo M. Savazzi

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