Risposta del Dott. Fabio Venanzi
QuesitiUn dipendente a tempo indeterminato, con orario di lavoro su cinque giornate lavorative, negli ultimi tre anni ha prodotto diversi certificati, tra ricoveri ospedalieri e certificati medici ordinari. In alcuni casi il dipendente ha prodotto un certificato medico con scadenza il venerdì della settimana lavorativa ed il successivo con decorrenza dal lunedì successivo. In altri casi ha prodotto un certificato medico con scadenza l'ultimo giorno lavorativo utile ed il successivo con decorrenza dal primo giorno lavorativo utile. Si chiede se nel conteggio dei giorni ai fini del raggiungimento del periodo di comporto di 270 giorni negli ultimi tre anni vanno considerati anche il sabato e la domenica o comunque i giorni festivi e prefestivi, anche se non formalmente ricompresi all’interno dei certificati medici prodotti, oppure se tali giorni non vanno considerati nel conteggio.
Ai fini del quesito posto, dovranno essere considerati – ai fini del comporto – anche i sabati, le domeniche e i giorni feriali non lavorativi, ricompresi tra un certificato e il successivo, nella ipotesi di assenza di ripresa del servizio.
Pertanto, qualora il dipendente avesse presentato un certificato medico fino al venerdì e il lunedì successivo fosse nuovamente in malattia, i giorni di sabato e domenica compresi tra il primo e il secondo certificato dovranno essere computati nel periodo di comporto.
Solo, nel caso in cui l’ultimo giorno di assenza, in base al certificato medico, cada di venerdì, ed il lunedì successivo vi sia la regolare ripresa dell’attività lavorativa, il sabato e la domenica della prima settimana, in presenza di un orario articolato su cinque giorni, non dovranno essere conteggiati.
27 gennaio 2022 Fabio Venanzi
Per i clienti Halley: ricorrente QP n. 4109, sintomo n. 4220
TAR Sicilia, Palermo, Sezione V – Sentenza 10 marzo 2025, n. 535
INPS – Circolare 19 maggio 2025, n. 92
ARAN – Orientamento applicativo Funzioni Locali pubblicato in data 30 aprile 2025 – Id: 34197
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