Risposta al quesito del Dr. Angelo Maria Savazzi
QuesitiSi chiede se la dipendente, risultata positiva al covid-19, non presentando alcun certificato medico attestante la sua condizione, può lavorare da casa in smart working.
La dipendente ha il dovere di comunicare lo stato di positività all’amministrazione e la mancata comunicazione la espone al rischio di una infrazione disciplinare.
La possibilità di prestare la propria attività lavorativa in modalità agile è oggi fortemente legata alle condizioni poste dal DM 8.10.2021. Dal predetto decreto ministeriale emerge che il lavoro agile non può più essere considerato uno strumento di contrasto all’attuale fenomeno epidemiologico.
Conseguentemente le amministrazioni nel programmare e consentire l’accesso al lavoro agile devono “garantire un'adeguata rotazione del personale che può prestare lavoro in modalità agile, dovendo essere prevalente, per ciascun lavoratore, l'esecuzione della prestazione in presenza”, per cui è da escludere che un dipendente possa essere collocato in modalità agile per consentirgli di espletare la prestazione lavorativa nel caso risulti positivo al COVID-19. La prevalenza dell’attività lavorativa in presenza deve riguardare il singolo lavoratore ed è evidente, in disparte le considerazioni sullo stato di salute, che tale prevalenza non possa essere assicurata nel caso di specie.
Infine, nel caso specifico non si ritiene applicabile la previsione dell’art. 26 DL 18/2020, secondo la quale per i lavoratori fragili il lavoro agile rimane la forma ordinaria di organizzazione del lavoro fino al 31 marzo prossimo, cioè fino alla cessazione del periodo di emergenza. I lavoratori fragili, infatti, devono essere in possesso di “certificazione rilasciata dai competenti organi medico-legali, attestante una condizione di rischio derivante da immunodepressione o da esiti da patologie oncologiche o dallo svolgimento di relative terapie salvavita, ivi inclusi i lavoratori in possesso del riconoscimento di disabilità con connotazione di gravità ai sensi dell'articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104”.
Per i clienti Halley: Ricorrente QP n. 4071, Sintomo QP n. 4182
INPS – Messaggio n. 1773 del 5 giugno 2025
Ministero dell’Interno Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali – Comunicato del 3 giugno 2025
Risposta dell'Avv. Lorella Martini
Corte Costituzionale – Sentenza 30 maggio 2025, n. 76 e comunicato stampa
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