Cessione autoveicolo concesso in permuta per l'acquisto di un veicolo nuovo

A riguardo si richiama il contenuto dell’art. 6 del D.P.R. 13 febbraio 2001, n. 189, ai sensi del quale “La permuta di beni mobili, a titolo di parziale pagamento di beni da acquisire, è consentita nell'ambito dei rapporti contrattuali tra pubbliche amministrazioni e imprese fornitrici o anche per facilitare agli appaltatori l'acquisto di beni fuori uso. Il valore dei beni permutati è computato in detrazione del prezzo finale concordato con l'impresa fornitrice ovvero, qualora essi siano alienati ad impresa diversa, è contabilizzato come entrata eventuale”.

Pertanto, l’Ente dovrebbe:

1. iscrivere la quota afferente la permuta tra le entrate del proprio bilancio; nella codifica di entrata si deve tener conto del bene mobile oggetto di permuta (trattandosi di mezzi di trasporto stradali la codifica dovrebbe essere E.4.04.01.01.001 - Alienazione di Mezzi di trasporto stradali);
2. registrare la fattura di acquisto al lordo;
3. generare l’ordinativo di pagamento e, per la quota parte della permuta, con quietanza in entrata sull’accertamento di cui al punto 1.

Contabilmente, nelle scritture economico/patrimoniali, la rilevazione è la seguente:

Nel caso in esame, essendo il valore del bene interamente ammortizzato, il valore fiscale sarà pari a zero: quindi, l’eventuale realizzo sarà totalmente inquadrabile come plusvalenza.

La fattura emessa è esente da IVA ex art. 10 n. 27-quinquies del DPR n. 633/1972 per cessione di beni usati da parte di rivenditori non abituali.

26 novembre 2021        Mario Petrulli

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