Utilizzo risorse del c.d. “Fondone”

Risposta del Dott. Ennio Braccioni

Quesiti
di Braccioni Ennio
01 Dicembre 2021

Al fine di contenere gli effetti dell’emergenza sanitaria da Covid 19, si è reso necessario provvedere alla separazione degli alunni frequentanti la II classe della scuola primaria del nostro Comune con conseguente formazione di due sezioni per la classe in parola. In conseguenza di tale circostanza una delle due aule è rimasta sprovvista di LIM (Lavagna Interattiva Multimediale) per cui gli alunni frequentanti la sezione in seguito formatasi, non possono fruire del dispositivo al pari di tutti gli altri frequentanti l’Istituto.

Richiamati l’art. 85, comma 3, del d.lgs. 16/04/1994, n. 297 recante «Approvazione del testo unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione, relative alle scuole di ogni ordine e grado» il quale prevede che «La materia dell’edilizia scolastica nella scuola elementare e media comprende altresì gli oneri per l’arredamento e per le attrezzature» ed il successivo art. 159 il quale dispone che «1. Spetta ai comuni provvedere al riscaldamento, alla illuminazione, ai servizi, alla custodia delle scuole e alle spese necessarie per l’acquisto, la manutenzione, il rinnovamento del materiale didattico, degli arredi scolastici, ivi compresi gli armadi o scaffali per le biblioteche scolastiche, degli attrezzi ginnici e per le forniture dei registri e degli stampati occorrenti per tutte le scuole elementari, salvo che per le scuole annesse ai convitti nazionali ed agli educandati femminili dello Stato, per le quali si provvede ai sensi dell’art. 139. si chiede se il Comune può far fronte all’acquisto della lavagna elettronica attingendo ai fondi COVID di cui al Decreto Certificazione.

Si chiede inoltre un parere con riferimento anche ad altre spese che l’ente ha finanziato o intende finanziare mediante risorse covid elencate di seguito:

- ulteriore potenziamento dei centri estivi oltre all’utilizzo di risorse statali;

- acquisto di transenne e segnaletica per garantire il distanziamento sociale;

- adeguamento del piano di protezione civile all’emergenza pandemica;

- adeguamento della documentazione per la sicurezza dei lavoratori all’emergenza pandemica;

- acquisto di sanificatori per la casa comunale.

Risposta

Dal punto di vista generale,  le risorse del c.d. “Fondone” - con ciò intendendo sia quelle confluite nella quota vincolata del risultato di amministrazione 2020 così come quelle assegnate in conto competenza 2021 - sono finalizzate a coprire sia le minori entrate, al netto delle minori spese, che le maggiori spese connesse alla emergenza pandemica da Covid-19 (articolo 1, comma 823, della legge di bilancio 2021; FAQ n. 35 del Ministero dell’Economia): ovviamente gli utilizzi di dette risorse, in particolar modo per quanto concerne le spese, debbono essere connessi e conseguenti alla situazione pandemica determinata dal Covid-19. Detto in altri termini, sono da ritenere finanziabili con il "Fondone" tutte le spese - e solo quelle -  che l’ente non avrebbe sostenuto se non ci fosse stato il Covid-19, spese che pertanto risultino direttamente connesse alla pandemia e quindi necessarie per affrontare i bisogni derivanti dalla situazione emergenziale (FAQ n. 32 del MEF).

Nello specifico, può farsi riferimento alle fattispecie che a titolo esemplificativo sono state indicate nell’allegato al D.M. del 28 ottobre 2021, relativo alla certificazione da presentare nel 2022, che elenca come segue le maggiori spese certificabili:

- Beni e servizi: dispositivi di sicurezza e per il distanziamento, materiale per la sanificazione/servizi di igienizzazione, plexiglass, ecc., nonché noleggio macchinari sanificazione e/o scuolabus per potenziamento servizi trasporto;

- Investimenti: pc e dispositivi per smart working/didattica a distanza, inclusi gli oneri per il potenziamento delle connessioni, tramezzi per garantire distanziamento, gazebo, rifacimento infissi per ricambio d’aria, impianti areazione, tinteggiatura con vernici igienizzanti e, in ogni caso, interventi che possano essere considerati piccoli investimenti di adeguamento di spazi e locali.

Sulla base di quanto sopra esposto si esprime l’avviso che le spese indicate nel quesito possano essere finanziate mediante utilizzo dei fondi destinati ad affrontare le esigenze conseguenti alla situazione pandemica determinata dal Covid-19.

29 novembre 2021        Ennio Braccioni

 

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