Iscriziaone anagrafica cittadina comuitaria

Risposta del Dott. Roberto Gimigliano

Quesiti
di Gimigliano Roberto
27 Novembre 2021

Cittadina comunitaria (Romania) cancellata dalla sua residenza da altro comune per irreperibilità vuole essere iscritta per residenza nel mio comune, mi esibisce un contratto come colf a tempo determinato per la durata di 3 mesi per un importo mensile di 700 euro e 25 ore settimanali, posso procedere all'iscrizione della sua residenza? Oppure serve un contratto a tempo indeterminato e non determinato come stanno procedendo alcuni miei colleghi di altri comuni?

Risposta

Le norme cui fare riferimento:

Direttiva n. 2004/38/Ce  Diritto dei cittadini dell'Unione e dei loro familiari di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri

Pronunce della Corte di giustizia

D. lgs. 6.2.2007, n. 30 di recepimento della direttiva n. 2004/38/Ce, in materia di cittadini dell’Unione europea e loro familiari come modificato dal  D. lgs. 28.2.2008, n. 32

D.L. 23.6.2011 n. 89 (conv. con modif. in L. 2.8.2011 n. 129) Disposizioni urgenti  per il completamento dell’attuazione della Dir. 2004/38/CE sulla libera circolazione dei cittadini comunitari e per il recepimento della Dir. 2008/115/CE sul rimpatrio dei cittadini di Paesi  terzi irregolari

Direttive comunitarie e ministeriali

Circolari  P.I 4 ARG.

La libertà di circolazione e soggiorno è un DIRITTO primario e individuale conferito a ciascun cittadino comunitario dal possesso della cittadinanza dell’Unione, le limitazioni e le condizioni per l’esercizio di tale diritto sono previste dal Trattato e dalle relative disposizioni applicative

Le indicazioni contenute nelle “Linee guida” sono state in parte già recepite con circolare del Min. interno – DCSD - n. 18 del 21 luglio 2009 la quale contiene chiarimenti:

a) sulla copertura dei rischi sanitari 

b) sulla nozione di “risorse economiche sufficienti al soggiorno”

c)sull’iscrizione nel registro della popolazione temporanea

Art. 9 D. Lgs. n. 30/2007

Formalità amministrative per i cittadini U.E. ed i loro familiari

Al cittadino dell'Unione che intende soggiornare in Italia, ai sensi dell'articolo 7 per un periodo superiore a 3 mesi, si applicano la legge anagrafica (L. n. 1228/1954), ed il relativo regolamento di esecuzione (d.P.R. n. 223/1989)

Diritto di soggiorno superiore a 3 mesi

E’ riconosciuto al cittadino dell’Unione che si trova in una delle seguenti CONDIZIONI

    1. è LAVORATORE  subordinato o autonomo nello Stato
    2. DISPONE, per sé stesso e per i propri familiari di RISORSE economiche sufficienti, per non diventare un onere a carico dell'assistenza sociale dello Stato  e di un’ASSICURAZIONE sanitaria o di altro titolo idoneo che copra tutti i rischi nel territorio nazionale;
    3. è FAMILIARE, come definito dall’art. 2, che ACCOMPAGNA O RAGGIUNGE un cittadino dell'unione che ha diritto di soggiornare ai sensi delle lettere a), b) o c) dell’art. 7comma 1
  1. Come si dimostra l’attività lavorativa ?
  2. ultima busta paga, o
  3. ricevuta di versamento di contributi all’INPS, o
  4. contratto di lavoro contenente gli identificativi INPS e     INAIL, o
  5. comunicazione di assunzione al Centro per l’impiego, o
  6. ricevuta di denuncia all’INPS del rapporto di lavoro, o
  7. preventiva comunicazione all’INAIL dello stesso
  • Attività lavorativa autonoma:
  1.  certificato d’iscrizione alla Camera di commercio, o
  1.  attestazione di attribuzione di partita IVA da parte dell’Agenzia delle entrate
  1.  dimostrazione dell’iscrizione all’albo del relativo ordine professionale (per i liberi professionisti)
  2. Né il lavoratore né i suoi familiari devono esibire una polizza sanitaria: la copertura delle spese sanitarie è garantita dal SSN !
    E’ assolutamente corretta la sua interpretazione: l’istanza  va accolta (v. anche sentenze della Corte di Giustizia Europea). In nessuna norma nazionale od europea viene disquisito sulla durata del contratto di lavoro ed in ogni caso l’iscrizione anagrafica avviene in quanto il cittadino comunitario vuole, in qualunque momento arrivi in Italia ed intenda stabilirvisi, chiedere di essere regolarizzato e quindi iscritto anagraficamente.  Da quel momento in poi i diritti sono pieni e soggettivi.
    24 novembre 2021           Roberto Gimigliano
     

Per i clienti Halley: ricorrente QD n. 1931, sintomo n. 1962

 

 

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