Residui attivi e passivi all'interno del rendiconto

La problematica esposta nel quesito è stata presa in esame dalla Corte dei conti - Sezione regionale di controllo della Puglia - con deliberazione n. 98 del 30 giugno 2017.

Con tale atto la Corte, dopo aver ricordato la netta separazione di compiti e competenze tra la gestione passata e quella corrente, spettante la prima all'OSL e la seconda all'ente locale, ha evidenziato che la regolamentazione del dissesto non prevede alcuna deroga all'articolo 228, comma 3, del TUEL (che disciplina il mantenimento dei residui attivi e passivi) e non prevede che i residui rientranti nella competenza dell'OSL debbano essere cancellati dal bilancio comunale, limitandosi a chiarire che compete all’OSL l’estinzione mediante pagamento dei residui inclusi nel piano di rilevazione (ovvero nella procedura semplificata di cui all'articolo 258 del TUEL): tale attribuzione, in altri termini, afferisce alla gestione del debito pregresso dell'ente, senza nulla disporre in merito alla corrispondente contabilizzazione.

Conseguentemente, secondo la citata pronuncia, i residui, sia attivi che passivi, risultanti alla data del 31 dicembre dell’anno precedente quello dell’ipotesi di bilancio riequilibrato, che in quanto tali rientrano nella competenza dell'OSL, debbono essere ricompresi nel rendiconto di detto esercizio.

7 agosto 2021                                                                         Ennio Braccioni

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