Mancata attribuzione del codice fiscale a cittadino extracomunitario che presenta richiesta di iscrizione anagrafica
Risposta della Dott.ssa Liliana Palmieri
Risposta al quesito del Dott. Roberto Gimigliano
QuesitiSi chiede un vostro parere in merito ad iscrizione di cittadino extracomunitario: Cittadino senegalese, cancellato dal comune di AAAAAAAAAA per irreperibilità l'11/11/2019. Era in possesso di un permesso di soggiorno per richiesta asilo, scaduto il 03/07/2019. In data 12/06/2021 è stata presentata domanda di emersione ai sensi dell'art. 103 comma 1 del Decreto Legge 19/05/2020 n. 34. Sentita la Questura di BBBBBBB, ci viene comunicato che il soggetto è attualmente regolare sul Territorio Nazionale in quanto ha presentato domanda di emersione, ma non è in possesso di alcun titolo di soggiorno fino a quando non si concluderà l’iter amministrativo della sua richiesta.
Visto quanto sopra, posso procedere con l'iscrizione in anagrafe considerando il titolo di soggiorno nelle more del rinnovo del permesso di soggiorno, o devo attendere la conclusione del procedimento amministrativo di emersione?
Nel decreto “rilancio” n. 34/20 pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 19.05.2020, sono state previste delle misure finalizzate all’emersione e alla regolarizzazione di rapporti di lavoro irregolari. I settori interessati sono quelli dell’agricoltura, allevamento e zootecnia, pesca e acquacoltura e attività connesse; assistenza alla persona per sé stessi o per componenti della propria famiglia, anche non conviventi, affetti da patologie o handicap che ne limitino l'autosufficienza; lavoro domestico di sostegno al bisogno familiare. Quali cittadini stranieri possono presentare la domanda? Non qualunque cittadino extracomunitario irregolare ma bensì i cittadini stranieri già sottoposti a rilievi foto dattiloscopici prima dell’8 marzo 2020 (gli organi di polizia devono aver proceduto alla identificazione della persona con l’acquisizione delle impronte digitali) ovvero che hanno soggiornato in Italia prima dell’8.03.2020 e ciò deve emergere da una dichiarazione di presenza ovvero da attestazioni costituite da documentazioni di data certa proveniente da organismi pubblici (certificati medici, multe, etc.).
Il 30.5.2020 il Ministero dell’Interno ha emanato una circolare esplicativa in cui si specifica che è necessaria la “prova della presenza in Italia dello straniero documentata da attestazione di data antecedente all’8 marzo 2020, rilasciata da organismi pubblici intesi come soggetti pubblici, privati o municipalizzati che istituzionalmente o per delega svolgono una funzione o un’attribuzione pubblica o un servizio pubblico.
A titolo meramente esemplificativo:
certificazione medica proveniente da struttura pubblica o convenzionata, certificato di iscrizione scolastica dei figli, tessere nominative di mezzi pubblici, certificazioni provenienti da forze di polizia, titolarità di schede telefoniche o contratti con operatori italiani, documentazione relativa a servizi erogati da Poste Italiane S.p.A. al soggetto interessato (es. apertura libretti di risparmio, richiesta di rilascio Poste pay),
Nel caso in cui in esito allo svolgimento della procedura l’istanza sarà accolta verrà rilasciato al cittadino straniero un permesso di soggiorno per lavoro disciplinato ai sensi del Testo Unico in materia di immigrazione (D.lgs. n. 286/1998).
In questa specifica ipotesi il permesso è rinnovabile qualora, nel termine della durata del permesso temporaneo (6 mesi), il cittadino straniero esibisca un contratto di lavoro subordinato ovvero documentazione retributiva e previdenziale comprovante lo svolgimento delle attività.
Dopo aver completato le procedure presso lo Sportello Unico per l’Immigrazione (N.O.) e aver inoltrato tramite Poste la richiesta di permesso di soggiorno (ricevuta) è indispensabile iscriversi all’anagrafe del comune di residenza.
Le norme italiane impongono infatti l’obbligo a qualsiasi cittadino, italiano o straniero, di registrarsi nell’anagrafe della popolazione residente nel momento in cui intende stabilire la sua dimora abituale in un Comune, l’iscrizione all’anagrafe è essenziale per moltissimi adempimenti amministrativi.
Per quanto riguarda l'iscrizione anagrafica dello straniero interessato dalla procedura di emersione si fa riferimento anche alla circolare n. 16/2007 relativa all'iscrizione anagrafica dello straniero in attesa del rilascio del permesso di soggiorno per lavoro subordinato.
In pratica, il cittadino straniero dopo aver completato le procedure presso lo Sportello Unico per l’Immigrazione (N.O.) e aver inoltrato tramite Poste la richiesta di permesso di soggiorno (ricevuta) potrà (dovrà) essere iscritto in anagrafe preso atto della sua presenza sul territorio nazionale e della regolarità del soggiorno).
16 luglio 2021 Roberto Gimigliano
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