Servizio di tesoreria degli enti locali

Risposta al quesito del Dott. Eugenio De Carlo

Quesiti
di De Carlo Eugenio
15 Luglio 2021

Si richiede un parere sul servizio di tesoreria degli enti locali. Nello specifico se il predetto servizio è da intendersi come una concessione o un appalto di servizi anche alla luce della nuova funzione che espleta il tesoriere che funge praticamente esclusivamente da cassiere.

Risposta

Secondo la giurisprudenza (v. TAR Campania, Salerno, sentenza n. 1700 del 4 dicembre 2017) il “Servizio di Tesoreria”, qualora questo sia a carattere oneroso, deve essere qualificato come un appalto di servizi. Infatti, la giurisprudenza (Consiglio di Stato, sez. V, 25/02/2014, n. 877) ritiene il servizio di tesoreria una concessione di servizi solo qualora il sottostante contratto è gratuito, nulla l'amministrazione essendo tenuta a corrispondere quale corrispettivo delle prestazioni rese dal tesoriere. Dunque, trattasi di concessione solo quando, infatti, gli istituti bancari partecipano alle gare per l'aggiudicazione dei servizi di tesoreria, non per trarre benefici direttamente dalla gestione del servizio di tesoreria, quanto piuttosto per ampliare la propria clientela, per sviluppare i propri servizi e la propria attività nelle aree in cui si svolge il servizio stesso e per le conseguenti ricadute positive in termini pubblicitari e di immagini, ciò traducendosi, ancorché in via mediata ed indiretta, in indubbi benefici strutturali, oltre che di natura economica, questi ultimi derivanti dalla gestione dei flussi finanziari dell'ente (Cons. Stato, sez. IV, 19 dicembre 2003, n. 8371; sez. V, 25 marzo 2002, n. 1693; 23 settembre 2002, n. 4843; sez. VI, 19 giugno 2001, n. 3245; 4 dicembre 2011, n. 6703).

Si tratta di appalto laddove, invece, il contratto di tesoreria prevede espressamente un corrispettivo in favore della banca che, in rapporto sinallagmatico, è tenuta ad una serie di prestazioni. Tale dato, unitamente al mancato coinvolgimento di soggetti terzi (id est, utenti), consente di ritenere il contratto un appalto di servizi, come, peraltro, affermato dalla stessa giurisprudenza amministrativa (cfr., Tar Lazio, sede di Roma, n. 7049/2015).

Inoltre, alla luce del vigente Codice dei contratti, in assenza quindi, di un “rischio operativo” e della necessità di un Piano per l’equilibrio-finanziaro, si ritiene che la gestione del Servizio di “Tesoreria” non possa essere qualificata come concessione, in base alla definizione di quest’ultima riportata nel “Codice dei Contratti”. 

14 luglio 2021               Eugenio De Carlo  

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