Trascrizione sentenza di adozione

In linea generale, come ben precisato nel Massimario per l’ufficiale di stato civile, al punto 7.1. Trascrizione dei provvedimenti di adozione “La sentenza del tribunale italiano che pronuncia l’adozione deve essere trascritta nel comune di iscrizione o trascrizione dell’atto di nascita, ai sensi dell’art. 28, 2° comma, lett. “g” del D.P.R. 396/2000, e annotata nell’atto di nascita (art. 49, lett. “a”). Se il minore è nato all’estero e non risulta ancora trascritto l’atto di nascita in un comune italiano, la sentenza dovrà essere trascritta nel comune di residenza del medesimo”.

In pratica, al ricevimento della sentenza di adozione, l’ufficiale di stato civile, dopo averne verificato la definitività, provvede alla trascrizione nel registro di nascita, in parte II serie B, appone l’annotazione a margine dell’atto di nascita dell’adottato, invia, ai sensi dell’art. 12 del d.P.R. n. 223/1989, apposita comunicazione all’ufficiale d’anagrafe del comune di residenza.

L’ufficiale d’anagrafe del comune di residenza deve provvedere alla modifica dei dati originari del minore, con quelli che gli competono in esito alla adozione, curando che la vecchia e la nuova identità non siano ricollegabili: attribuzione del cognome dell’adottante, indicazione della paternità e maternità derivanti dall’adozione, eventuale nuovo prenome dell’adottato, qualora il Tribunale dei minori abbia deciso in tal senso.  

26 maggio 2021            Liliana Palmieri