Ripiano del disavanzo di amministrazione in un arco temporale superiore a tre anni.
Risposta del Dott. Ennio Braccioni
Risposta al quesito del Dott. Ennio Braccioni
QuesitiSi chiede un parere normativo rispetto alla seguente questione:
L'ente nel 2019 ha chiuso il conto di bilancio con un disavanzo di circa 200.000 euro che sta ripianando in 3 anni: 2020-2021-2022.
Il conto di bilancio 2020 si è chiuso con un disavanzo di circa 66.000 euro.
Si vuole capire se ora questo nuovo disavanzo deve andare a sommarsi alla quota di ripiano applicata al 2021 e relativa al 2019 oppure se debba essere gestito in modo diverso.
Nel quesito viene indicato che il disavanzo risultante al 31 dicembre 2019, pari a circa 200.000,00 euro, è stato ripianato mediante applicazione al triennio 2020-2022, presumibilmente mediante iscrizione di quote di pari importo (euro 66.000,00 circa) da recuperarsi in ciascuno di detti anni.
Il risultato dell'esercizio 2020 (disavanzo di circa 66.000,00 euro) dimostra che l'ente ha già recuperato l'importo di euro 133.000,00 circa, dato dalla differenza tra il disavanzo 2019 (200.000,00) e il disavanzo 2020 (66.000,00), ed è quest'ultimo importo che va ripianato, a norma dell'articolo 188, comma 1, del TUEL, mediante applicazione al bilancio dell'esercizio in corso di gestione contestualmente alla delibera di approvazione del rendiconto, (fatta salva la possibilità di ripartire detto importo nel triennio); ovviamente non hanno più motivo di continuare ad essere previste nelle annualità 2021 e 2022 del bilancio le quote, anch'esse di 66.000,00 euro ciascuna, iscritte per recuperare il disavanzo del 2019, in quanto a seguito dell'avvenuto recupero è venuto meno il presupposto per la loro iscrizione in bilancio.
17 maggio 2021 Ennio Braccioni
Risposta del Dott. Ennio Braccioni
Risposta del Dott. Ennio Braccioni
Risposta del Dott. Paolo Dolci
Risposta del Dott. Ennio Braccioni
Risposta del Dott. Paolo Dolci
Ricevi via email i nuovi contenuti pubblicati nel portale
In collaborazione con: