Risposta al quesito dell'Avv. Lorella Martini
QuesitiContribuente TARI con omesso pagamento/denuncia di un capannone. Emessi avvisi accertamento anni 2008/2013. Dopo due gradi di giudizio la questione si è chiusa nel 2019 con esito favorevole al comune. Da quel momento d'ufficio il contribuente è stato inserito a ruolo, per gli anni prima si è proceduto con avviso di accertamento di anno in anno (2014 e da ultimo a dicembre scorso per il 2015). Ora il contribuente invia una pec nella quale chiede il conteggio TARI del 2016, 2017, 2018, 2019 (chiede importo della TARI dovuta non avendo ricevuto annualmente avviso poiché in contenzioso e non a ruolo) per conoscere l'importo esatto da ravvedere.
Domande:
1) in caso di iscrizione d'ufficio a ruolo gli anni precedenti all’iscrizione, nel caso in questione 2016, 2017, 2018 e 2019, possono essere oggetto di ravvedimento ?
2) se il contribuente ha scritto una pec per chiedere i dati può ancora ravvedersi? L'annualità 2016 non è stata verificata e nemmeno il 2017, 2018, 2019 di fatto però comunicando al contribuente i suoi debiti non sarebbe più una sistemazione spontanea del dovuto? Si potrebbe rispondere che il ravvedimento è autonomo e non possiamo comunicare i debiti ai cittadini e di rifarsi alle delibere annuali di approvazione delle tariffe.
Ad avviso della scrivente la procedura più corretta sarebbe che il Comune trasmettesse al contribuente per ciascuna annualità dal 2016 in poi ordinaria lettera di liquidazione del dovuto con in allegato i modelli di pagamento, contenenti il conteggio della sola imposta dovuta, senza applicazione di interessi e sanzioni.
9 marzo 2021 Lorella Martini
Risposta del Dott. Luigi D'Aprano
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Risposta del Dott. Marco Massavelli
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