Richiesta aggiunta servizio di mensa aziendale a esercizio Ristorante

Risposta al quesito dell'Avv. Elena Conte

Quesiti
di Conte Elena
25 Febbraio 2021

Un ristorante chiede di aggiungere il codice Ateco 56.29.10 relativo al servizio di mensa aziendale, al proprio esercizio, senza apportare alcuna modifica al locale. Non si trovano riferimenti normativi che permettano di aggiungere questo codice. Durante il periodo di "zona arancione" il suddetto ristorante aveva comunicato tramite pec la volontà di rimanere aperto solo per servizio mensa, allegando i contratti sottoscritti con le aziende. Da quando siamo in zona gialla, i ristoranti sono aperti, e si ritengono decadute le condizioni che hanno permesso l'apertura eccezionale per servizio mensa.

C'è forse qualche normativa in deroga, considerata la situazione sanitaria attuale?

Risposta

Il D.P.C.M. 14 gennaio 2021 fa salva (anche in zona rossa o arancione) di poter svolgere il servizio mensa su base contrattuale.

L'art. 2, comma 4, lett. c) del D.P.C.M. 14/01/2021 afferma che sono sospese le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie), ad esclusione delle mense e del catering continuativo su base contrattuale a condizione che vengano rispettati i protocolli o le linee guida diretti a prevenire il contagio.

A parere di chi scrive, il menzionato D.P.C.M., quando fa salve le mense aziendali su base contrattuale, è chiaro che si riferisca anche a quelle esterne che, appunto, lavorano su contratto.
Ciò detto, è scontato che debba essere opponibile a terzi un contratto ove il ristoratore si impegni con una ditta o un ente a fornire il servizio di mensa verso i lavoratori subordinati di quella impresa o di quell'ente.

Anche il Ministero dell’Interno ha preso atto di tali situazioni, fornendo le indicazioni di cui alla nota allegata a cui si rinvia per una lettura attenta.

Ad essere pignoli, si suggerisce di presentare una SCIA di mensa, ad uso facilitazione dei controlli del personale di polizia, anche se il principio comunitario della “Bolkestein” sul “once only” imporrebbe il divieto di duplicazione di procedure amministrative che si basino sulle stesse condizioni: requisiti morali, professionali, idoneità dei locali.

Basterebbe, a tal fine, che il ristoratore si iscriva in CCIAA anche come mensa, con la configurazione di attività non principale. 

18 febbraio 2021                 Elena Conte

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