Diritto di accesso dei consiglieri comunali e peculiari
T.a.r. per la Campania, Salerno, sezione I - Sentenza 26 marzo 2025, n. 565
Risposta al quesito del Dott. Eugenio De Carlo
QuesitiDa almeno 25 anni il nostro comune da in gestione un ostello di proprietà della regione marche ad una associazione locale che nel corso degli anni ha provveduto alla ristrutturazione e manutenzione a spese proprie dello stabile. Recentemente per un cambio legislativo, questo ostello è stato oggetto di una nuova convenzione tra regione, unione montana e comune che implica il rinnovo dell'affidamento in gestione dello stabile tramite avviso pubblico. Al fine di evitare che altre associazioni cerchino di aggiudicarsi la gestione dell'ostello arrecando un danno a chi per tutti questi anni ha speso soldi e fatica nella sua gestione vorrei sapere se esiste la possibilità di prevedere un diritto di prelazione a favore dell'associazione uscente, o se invece tutte le associazioni avranno la medesima opportunità di gestire la struttura.
Se l’associazione ha effettuato spese di cui si sia ingiustificatamente arricchito l’Ente potrà agire per le vie legali, ma non potrà vantare alcun titolo preferenziale. Vigono in materia di affidamenti di beni pubblici quanto di servizi i noti principi di imparzialità, buon andamento, trasparenza ed evidenza pubblica tutti riconducibili all’art. 97 Cost..
L’evidenza pubblica è lo strumento giuridico per l’assegnazione dei beni, e la pubblicità costituisce l’offerta al pubblico per la presentazione di proposte, avendo lo scopo di sollecitare il privato eventualmente silente.
I beni pubblici vanno concessi attraverso una procedura aperta, comparativa, trasparente mediante un interpello del mercato (c.d. call pubblica), trattandosi sempre di una risorsa che appartiene alla Comunità e che la Pubblica Amministrazione è chiamata, appunto, ad amministrare nell’interesse pubblico, di tutti. Già nell’immediatezza, l’art. 12, comma 1 della Legge n. 241/1990 indica la via: «…l’attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati sono subordinate alla predeterminazione da parte delle amministrazioni procedenti, nelle forme previste dai rispettivi ordinamenti, dei criteri e delle modalità cui le amministrazioni stesse devono attenersi». Nella sua essenzialità, la norma intende rendere in chiaro il processo di individuazione dei beneficiari, senza possibilità di interferenze e condotte arbitrarie, con l’esercizio di una discrezionalità tecnica fondata su regole certe e predefinite, a garanzia dell’imparzialità dell’azione amministrativa e dei principi di eguaglianza sostanziale di tutti i cittadini e le forme sociali di fronte alla legge (ex art. 97 e 3 Cost.).
Diversamente, l'affidamento diretto si presterebbe a ricorsi e possibili denunce.
Tuttavia, nella procedura di affidamento in gestione potrà essere previsto un criterio non solo economico, che, in modo ragionevole ed equilibrato, tra tutte gli altri previsti, di natura non economica, potrà prevdere l’assegnazione di un punteggio basato su pregresse esperienze nella gestione di ostelli, anche in ragione dei periodi di gestione.
19 febbraio 2021 Eugenio De Carlo
T.a.r. per la Campania, Salerno, sezione I - Sentenza 26 marzo 2025, n. 565
Consiglio di Stato – Sezione III – Sentenza 27 maggio 2025, n. 4578
Corte Costituzionale – Sentenza 30 maggio 2025, n. 76 e comunicato stampa
Ministero dell’Interno – Circolare 28 maggio 2025, n. 55
TAR Sicilia, Palermo, Sezione V – Sentenza 10 marzo 2025, n. 535
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