Motivo di iscrizione anagrafica per richiedente protezione speciale già cancellato da altro comune per allontanamento dalla struttura di accoglienza
Risposta della Dott.ssa Liliana Palmieri
Risposta al quesito del Dott. Roberto Gimigliano
QuesitiChiedo istruzioni su come gestire iscrizione anagrafica di cittadina britannica alla data del 31/12/2020 iscritta in comune limitrofo che in data odierna si è presentata per chiedere iscrizione anagrafica nel mio comune. Alla data di oggi l'interessata possiede solo attestazione di iscrizione anagrafica rilasciata diversi anni fa. Si è recata nel comune di residenza chiedendo il rilascio dell'attestazione che dimostrasse che al 31/12/2020 l'interessata era regolarmente residente in Italia ma l'altro comune non l'ha rilasciata adducendo come motivazione che la questura aveva comunicato che non ve ne era necessità. Si ritiene che alla data odierna io possa iscriverla solo previa presentazione di permesso di soggiorno o almeno di ricevuta comprovante la richiesta di rilascio del p.s. in questura. La cittadina ha interpellato personalmente la questura che le ha risposto che non sanno come muoversi pertanto le hanno detto di iscriversi in anagrafe da me e poi avrebbero avviato la pratica per il p.s. in pratica alla data odierna posso iscriverla senza p.s. usando la vecchia attestazione iscrizione anagrafica o (come ritengo giusto) devo attendere il p.s
I cittadini britannici, ormai da considerarsi stranieri a tutti gli effetti, stante l'uscita della Gran Bretagna dall'Unione Europea, se residenti in Italia alla data del 31/12/2020 hanno il diritto di richiedere ed ottenere, nei termini, cioè ritengo nei 60 gg. dalla scadenza, fissata giocoforza al 31/12/2020, del precedente titolo di soggiorno, cioè il diritto di soggiorno di cui all'art.7 del D.Lgs.n°30/2007, alle Questure competenti in base al criterio della loro residenza una Carta di Soggiorno valevole o per cinque anni o per dieci anni, nel caso siano in possesso, sempre alla data del 31/12/2020, dell'attestato di soggiorno permanente di cui all'Art. 14 c. 1, del D. Lgs. 06 febbraio 2007, n. 30.
Per ottenere tale Carta di Soggiorno devono presentare in Questura, oltre al proprio documento d'identità personale in corso di validità, anche la dimostrazione della propria iscrizione anagrafica, presso il Comune di residenza, in data antecedente al 31/12/2020 od IN ALTERNATIVA, l'autocertificazione di residenza, cioè la dichiarazione sostitutiva di certificazione di cui all'art.46 del D.P.R. n°445/2000 (l. anche decreto semplificazioni L.120/20.
Detto articolo infatti prevede, tra le tante cose, che l'autocertificante possa autocertificare il proprio stato storico di residenza in luogo della produzione del relativo Certificato storico di residenza dimostrante la sua iscrizione anagrafica antecedente la data del 31/12/2020.
Stante la caratteristica di tipicità della documentazione anagrafica, quando il vademecum medesimo si riferisce ad attestazione della propria iscrizione anagrafica usa il termine attestazione in maniera a-tecnica e detto termine, considerato pure il riferimento all'autocertificazione, deve riferirsi all'atto anagrafico sostituito da detta autocertificazione.
Sottolineo ancora che, a meno che NON ostino particolari ragioni di ordine pubblico o sicurezza pubblica, ai sensi e per gli effetti del D.Lgs. n° 286/1998 ( T.U.Immigrazione) e del successivo D.P.R. n°394/1999 ( Regolamento d' Attuazione) è un DIRITTO SOGGETTIVO ottenere la Carta di Soggiorno.
E’ molto importante l'ultimo decreto semplificazioni, la legge 120/2020, il quale con l'Art. 30-bis. Misure di semplificazione in materia di autocertificazione apporta importanti modifiche all’articolo 2, comma 1, ed all’articolo 71, comma 4, del T.U. DPR 445/2000.
Il vademecum di cui trattiamo prevede che per il rilascio della carta di soggiorno permanente con validità 10 anni, il soggetto dimostri di avere maturato un soggiorno legale e ininterrotto in Italia per 5 anni, compresi i periodi di soggiorno che precedono o seguono il 31/12/2020. Da tale previsione si deve dedurre che il richiedente, per ottenere tale carta di soggiorno debba comunque dimostrare di essere nelle condizioni di iscrizione previste dalla norma e dal trattato. Tale dimostrazione potrebbe anche essere rivisitata a mezzo richiesta di attestato di soggiorno permanente, documento previsto per i cittadini comunitari ma sicuramente ricompreso in una forma di certificazione atipica prevista dal regolamento anagrafico. Per la fattispecie non è assolutamente certo che il cittadino richiedente sia a conoscenza dei propri periodi di regolare soggiorno e, per tale ragione, richieda una certificazione/attestato che possa confermare con istanza particolareggiata alla competente Questura la propria regolare iscrizione in anagrafe.
Ritengo quindi, la necessità di non poterci /doverci limitare a consigliare di utilizzare l'autocertificazione ma tener conto della possibilità, su istanza in marca da bollo, del rilascio di certificazione (rilasciata con imposizione del bollo), che potrebbe essere indispensabile per ottenere la carta di soggiorno permanente.
L’attestazione di essere iscritti in anagrafe entro il 31 dicembre 2020 o la relativa autocertificazione costituiscono quindi lo strumento ordinario per ottenere il rilascio del documento di soggiorno elettronico da parte della Questura della provincia di residenza. Tuttavia i cittadini britannici che non risultino ancora iscritti in anagrafe entro il 31 dicembre 2020, ma che dimostrino, tramite idonea documentazione comprovante una legale permanenza sul territorio nazionale alla suddetta data (es. contratto di lavoro, certificato d’iscrizione a corso di studi) potranno comunque richiedere il rilascio del documento di soggiorno elettronico alla Questura della provincia di residenza.
Cosa accade se il cittadino britannico presenta la domanda di iscrizione anagrafica entro il 31 dicembre 2020, ma la relativa istruttoria non si è conclusa? Il cittadino britannico non avrà alcun problema poiché l’iscrizione anagrafica decorre dalla data della presentazione dell’istanza al Comune, anche se la relativa istruttoria dovesse concludersi, con esito positivo, nel 2021.
Nel caso prospettato è quindi sufficiente che il cittadino britannico dimostri di avere presentato alla competente Questura la richiesta della carta di soggiorno e non necessariamente il Permesso di Soggiorno.
12 febbraio 2021 Roberto Gimigliano
Risposta della Dott.ssa Liliana Palmieri
Risposta della Dott.ssa Liliana Palmieri
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Risposta del Dott. Luigi Oliveri
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