massima
Risulta ormai datato il concetto di vicinitas basato sul semplice collegamento del soggetto ricorrente con la zona oggetto di edificazione. Tale riduttiva interpretazione non può ex se radicare la legittimazione (e l’interesse) al ricorso, dovendo la parte ricorrente pur sempre fornire la prova concreta del pregiudizio specifico inferto dagli atti impugnati a una propria situazione giuridica soggettiva (ad. es., sub specie di deprezzamento del valore di un bene in proprietà, o di concreta compromissione del diritto alla salute), non essendo sufficiente a integrare una situazione qualificata di legittimazione (e di interesse) a ricorrere la generica deduzione di una semplice riduzione del panorama dovuta all’intervento edilizio (nella specie, peraltro, comunque da escludere sulla base delle risultanze della documentazione fotografica in atti), radicante un interesse di mero fatto non azionabile in giudizio (ex plurimis, Cons. Stato, n. 383/2016).
Ministero dell’Interno - Pubblicazione n.4 - Referendum popolari - Ed.2025
Ministero dell’Interno - Circolare DAIT n. 51 del 20 maggio 2025
Risposta del Dott. Massimo Monteverdi
Ministero dell’Interno – Pubblicazione n.2 - Referendum popolari - Ed.2025
Ricevi via email i nuovi contenuti pubblicati nel portale
In collaborazione con: