Autorizzazione alla cremazione e certificato necroscopico di esclusione del sospetto di morte dovuta a reato
Risposta della Dott.ssa Lorella Capezzali
Risposta al quesito del Dott. Roberto Gimigliano
QuesitiDovrei capire se il mio comune è il comune aire di un cittadino morto in un altro comune. Posso io cancellare il cittadino dall'aire senza che io trascriva l'atto di morte? La procedura è questa giusto?
Le anagrafi dei cittadini italiani residenti all'estero (AIRE) sono tenute presso i comuni e presso il Ministero dell'interno. Sono costituite da schedari che raccolgono le schede individuali e le schede di famiglia eliminate dall'anagrafe della popolazione residente in dipendenza del trasferimento permanente all'estero delle persone cui esse si riferiscono, ed inoltre le schede istituite a seguito di trascrizione di atti di stato civile pervenuti dall'estero. Gli ufficiali di stato civile devono comunicare all'ufficio d'anagrafe del proprio comune il contenuto degli atti dello stato civile e delle relative annotazioni che si riferiscono ai cittadini residenti all'estero.
La cancellazione dalle anagrafi degli italiani residenti all'estero viene effettuata: a) per iscrizione nell'anagrafe della popolazione residente a seguito di trasferimento dall'estero; b) per immigrazione dall'estero in altro comune della Repubblica, segnalata a norma del secondo comma dell'articolo 14 del decreto del Presidente della Repubblica 31 gennaio 1958, n. 136; c) per morte, compresa la morte presunta giudizialmente dichiarata; d) per irreperibilità presunta, trascorsi cento anni dalla nascita o dopo la effettuazione di due successive rilevazioni; e) per perdita della cittadinanza; f) per trasferimento nell'AIRE di altro comune.
Se non ha certezza che il Suo comune sia il comune di iscrizione AIRE del cittadino, saranno eventualmente i familiari del de cujus a chiedere la trascrizione dell' atto di morte nei Registri dello Stato Civile del Comune di residenza.
La richiesta può essere presentata anche tramite il Consolato Italiano o direttamente all'Ufficio di Stato Civile del Comune.
requisiti: residenza in vita nel Comune di residenza o di ultimo comune di residenza; cittadini italiani residenti all' estero che abbiano avuto nel comune l'ultima residenza in Italia; cittadini italiani già residenti all' estero che al momento del rimpatrio abbiano stabilito nel comune la loro residenza; l’atto di nascita trascritto o iscritto nel comune.
Se si è proceduto alla trascrizione dell’atto nei registri di Stato Civile occorrerà inviare la comunicazione dell'avvenuta trascrizione al Consolato o alla parte interessata ed aggiornare i registri di Anagrafe e Stato Civile. La normativa è da ricercarsi nel D.P.R. 396/2000.
Il quesito da Lei posto resta comunque assai complesso in quanto appare opportuno fare riferimento alle finalità che intende proporre la norma dell'art. 12, 8° comma, del D.P.R. 396/2000, dalla quale si evince la necessità di trascrivere l'atto di stato civile al Comune di residenza degli interessati. L'art. 12, 8° comma, del D.P.R. 396/2000, infatti, prescrive: "Gli atti formati in Comuni diversi da quello di residenza devono essere comunicati dall'ufficiale dello stato civile che li forma all'ufficiale dello stato civile del Comune di residenza delle persone cui gli atti si riferiscono, per la trascrizione". Per cui non scatta il dovere a carico del Comune nel cui territorio si sia verificato l'evento di trasmettere l'atto di stato civile all’ ufficiale dello stato civile del Comune nella cui AIRE sono residenti gli interessati, perchè la norma presuppone, in modo chiaro ed inequivocabile, il requisito che l'interessato abbia la residenza stabile e vi risulti anagraficamente iscritto: chi è iscritto in AIRE, invece, non fa, ovviamente, più parte della popolazione residente, ossia dell'APR.
Di qui la non applicabilità di detta norma ai casi di cittadini residenti all'estero. Nel caso di richiesta esplicita di trascrizione, in ogni caso procederei. La cancellazione è comunque dovuta e necessaria per mantenere aggiornati i registri di anagrafe e stato civile.
21 dicembre 2020 Roberto Gimigliano
Risposta della Dott.ssa Lorella Capezzali
Risposta della Dott.ssa Grazia Benini
Ricevi via email i nuovi contenuti pubblicati nel portale
In collaborazione con: