Autorizzazione alla cremazione e collaborazione con asl/medici per i prelievi biologici e relativi rilasci di certificati
Risposta della Dott.ssa Lorella Capezzali
Risposta al quesito della Dott.ssa Liliana Palmieri
QuesitiQuesto comune sta valutando la possibilità di firmare la convenzione con la FIT per permettere l'erogazione dei certificati ANPR direttamente dai Tabacchi, vorrei capire le problematiche che possono esserci e le eventuali autorizzazioni da chiedere al ministero dell'interno.
La questione oggetto del quesito può essere considerata semplicissima e complicata al tempo stesso.
È semplicissima poiché, non esistendo alcun fondamento normativo per procedere alla stipula della convenzione con la FIT, il discorso potrebbe considerarsi già concluso. Si ricorda che in materia di anagrafe, stato civile, cittadinanza vige il principio, sancito dall’art. 117 Cost., che dispone per tali materie la potestà legislativa esclusiva dello Stato.
Volendo approfondire, occorre considerare i molteplici profili connessi alla conformità di tale modalità di trattamento dei dati anagrafici con i principi e le regole contenute nel Regolamento (UE) 2016/679 e nel D.Lgs. n. 196/2003 (Codice della Privacy) come modificato dal D.Lgs n. 101/2018, in relazione ai principi dell’ordinamento anagrafico (L. n. 1228/1954 e d.P.R. n. 223/1989).
Può essere, inoltre, utile approfondire la questione considerando che la stipula in parola ha anche un effetto tutt’altro che condivisibile, poiché sostanzialmente va a mortificare in maniera molto grave una funzione che è sempre stata di competenza dei comuni, per evidenti motivi, fra cui la delicatezza e la particolare responsabilità sottesa al rilascio della certificazione.
Si tralascia la questione dell’imposta di bollo, sulla quale peraltro urge un intervento anche da parte dell’Agenzia delle entrate, perché viene pubblicizzato il rilascio di tutti i certificati al costo di 2 euro ! Con palese ed inaccettabile violazione del d.P.R. n. 642/1972.
La questione più grave coinvolge, tuttavia, proprio la funzione certificativa, che deve restare appannaggio del pubblico ufficiale e delle funzionalità ANPR, che implementeranno anche la certificazione on line.
Senza entrare nel merito di tecnicismi legati alle nuove funzionalità ANPR, utilissimi, ma che in questa sede possono essere “accantonati” per lasciare spazio alla riflessione sulla “bontà” di un percorso molto pericoloso, occorre esaminare anche altre questioni, prima fra tutte: chi firma i certificati rilasciati dai tabaccai? Inoltre, come mai, malgrado il chiaro divieto di legge, formalmente ribadito anche nell’ultimo D.L. n. 130/2020, possono esistere certificati on line desunti da ANPR, prima e senza che tale funzione, come prescritto per legge, sia stata istituita e attivata dal Ministero e da Sogei ?
Alla luce di tali considerazioni, appare evidente come si tratti di una scelta tutt’altro che condivisibile, sulla quale è ragionevole ritenere che il Ministero non sia affatto intenzionato a concedere la relativa autorizzazione.
5 dicembre 2020 Liliana Palmieri
Risposta della Dott.ssa Lorella Capezzali
Risposta del Dott. Massimo Monteverdi
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