Contributi in favore dei piccoli comuni di cui al DM 2 luglio 2020

- Il DM 2 luglio 2020 ha disposto, in attuazione dell’articolo 30, comma 14-bis, del d.l. n. 34/2019 (d.l. "crescita"), la ripartizione ed erogazione per il 2020 ai Comuni con popolazione inferiore a 1.000 abitanti dei contributi per la realizzazione di progetti relativi ad interventi di efficientamento energetico e sviluppo territoriale sostenibile di cui al comma 1 dello stesso articolo 30;

- il Decreto del Capo del Dipartimento per gli Affari interni e territoriali del Ministero dell'Interno (DCP) del 14 gennaio 2020 ha provveduto alla assegnazione per il 2020 ai Comuni dei contributi per investimenti destinati ad opere pubbliche in materia di efficientamento energetico e di sviluppo territoriale sostenibile, previsti dall'art. 1, comma 29, della legge 27 dicembre 2019, n. 160 (legge di bilancio 2020).

Pur nella diversità delle fonti normative che hanno previsto i contributi suddetti, gli stessi risultano sostanzialmente analoghi e destinati alla stessa tipologia di interventi, e non risultano disposizioni o criteri ostativi all'utilizzo degli stessi in favore di un unico intervento, purché ovviamente coerente con le tipologie di interventi ritenuti ammissibili (si veda a tal fine l'allegato 1 al Decreto Direttoriale del MISE del 10 luglio 2019).

La possibilità che l'intervento da realizzare risulti di importo superiore al contributo assegnato è altresì prevista dall'articolo 4, comma 3, del Decreto Direttoriale sopra citato, che espressamente ammette la cumulabilità dei contributi di cui all'articolo 30 del decreto "crescita" con altri finanziamenti e contributi pubblici ottenuti dal comune, oltre che ovviamente con risorse comunali; si veda anche lo "Schema di attestazione" allegata a detto Decreto Direttoriale, da utilizzarsi in via provvisoria nelle more della attivazione della trasmissione telematica delle informazioni.

Stante quindi la possibilità di utilizzare più di una risorsa per il finanziamento degli interventi sopra descritti, è da ritenere che le problematiche riscontrate nella fase di generazione del CUP ed evidenziate nel quesito siano imputabili ad un non corretto utilizzo della procedura stessa.

12 settembre 2020        Ennio Braccioni