Capacità assunzionali

1. Per maggiore spesa per assunzioni a tempo indeterminato si intende la spesa che gli enti sono abilitati a sostenere qualora il rapporto spese di personale/entrate, secondo le definizioni del citato DM e della circolare esplicativa del Ministero della funzione pubblica dell’8.6.2020, sia al di sotto delle percentuali di cui all’art. 4, in relazione alla dimensione dell’ente. Pertanto, questi enti potranno effettuare assunzioni nella misura massima stabilita dalle percentuali di cui all’art. 5, applicate alla spesa di personale del 2018 come risultante dal relativo rendiconto approvato, fermo in ogni caso il rispetto del valore-soglia. Pertanto, nel nuovo sistema basato sulla sostenibilità finanziaria della spesa a nulla rilevano le cessazioni dal servizio se non ai fini del calcolo del rapporto spesa di personale/entrate e quindi della verifica della sostenibilità finanziaria.
2. La tabella 2 riportata nell’art. 5 indica le percentuali di incremento e, quindi, il budget assunzionale disponibile. Tale budget verrà eroso in base al costo annuale delle nuove assunzioni; ciò perché l’impatto sulla spesa di personale è definitivamente generato sul bilancio dell’ente sulla base del calcolo di sostenibilità effettuato in relazione ai dati disponibili. Ovviamente il rapporto spese di personale/entrate correnti, secondo le definizioni del decreto ministeriale, è dinamicamente determinato annualmente, sulla base dei rendiconti approvati.
3. La spesa di personale a tempo indeterminato si riflette solo sul Macroaggregato 1.01.

9 settembre 2020          Angelo M. Savazzi