Adempimenti da compiere in sede di prima applicazione della contabilità economica finanziaria (ente sotto i 5000)

Il testo del comma 2 dell’articolo 232 TUEL, modificato in ultimo dal D.L. n. 124/2019, convertito dalla legge n. 157/2019, così recita: « Gli enti locali con popolazione inferiore a 5.000 abitanti possono non tenere la contabilità economico-patrimoniale. Gli enti locali che optano per la facoltà di cui al primo periodo allegano al rendiconto una situazione patrimoniale al 31 dicembre dell’anno precedente redatta secondo lo schema di cui all'allegato n. 10 al decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, e con modalità semplificate individuate con decreto del Ministero dell'economia e delle finanze, di concerto con il Ministero dell'interno e con la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per gli affari regionali, da emanare entro il 31 ottobre 2019, anche sulla base delle proposte formulate dalla Commissione per l'armonizzazione degli enti territoriali, istituita ai sensi dell'articolo 3-bis del citato decreto legislativo n.118 del 2011.»

La lettura della disposizione suggerisce l’esonero per gli enti sotto i 5.000 abitanti che aderiscono all’opzione da tutti gli adempimenti previsti dal Principio contabile Allegato n. 4/3 per tutte le altre amministrazioni armonizzate, compresi quelli indicati nel paragrafo 9.

L’ente che opterà per la redazione dello Stato patrimoniale semplificato è tenuto pertanto a seguire le procedure e le attività dettate nel testo del D.M. del MEF del 11 novembre 2019. Nello specifico, pur dovendo procedere all’aggiornamento dell’inventario, il Comune si può limitare ad approvare in Consiglio i prospetti di Stato patrimoniale semplificato senza dovere operare e portare ad approvazione ulteriori attività di riclassificazione.

24 agosto 2020                 Marco Castellani