Un nuovo strumento di informazione e approfondimento sulla protezione dei dati personali
Garante per la protezione dei dati personali – 3 aprile 2025
Dal Viminale le indicazioni per lo svolgimento delle processioni religiose
Servizi Comunali Tutela salute pubblicaApprofondimento di Amedeo Di Filippo
Dal Viminale le indicazioni per lo svolgimento delle processioni religiose
Amedeo Di Filippo
Il Capo Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del Ministero dell’Interno ha inviato ai Prefetti una nota con le precauzioni sanitarie da rispettare nello svolgimento delle processioni religiose. La nota riprende la proposta formulata dalla Conferenza episcopale italiana (CEI) lo scorso 5 giugno e il successivo parere espresso dal Comitato tecnico scientifico (CTS).
Le prescrizioni della CEI
Come la comunità cristiana può raccogliersi in processione nel rispetto delle misure poste a salvaguardia della tutela della salute della collettività per il contenimento dell'emergenza epidemiologica da SARS- CoV-2. Il Viminale risponde a questo quesito, posto direttamente dalla CEI, con le due note dell’11 giugno (file allegati), indirizzate l’uno alla CEI stessa e l’altra ai Prefetti.
Alla conferenza dei vescovi prospetta il nulla osta del CTS della Protezione civile, che raccomanda il rigoroso rispetto delle misure precauzionali al fine di evitare ogni tipo di aggregazione o assembramento dei fedeli. Più articolare le indicazioni per i Prefetti, ai quali il Capo Dipartimento segnala la posizione della CEI che si è impegata a far affiggere all'ingresso di ogni chiesa un manifesto con le indicazioni utili e imprescindibili, tra le quali il richiamo ad evitare assembramenti e rispettare la normativa sul distanziamento tra le persone, che nel caso della processione prevede 2 metri per coloro che cantano – a causa della maggiore emissione di goccioline di saliva – e un metro e mezzo per gli altri fedeli.
Le autorità ecclesiali inoltre si impegnano a raccomandare di indossare le mascherine, impedire il bacio di reliquie, statue e oggetti religiosi portati in processione, garantire la disponibilità di liquidi igienizzanti, impedire la partecipazione in caso di sintomi influenzali/respiratori o in presenza di temperatura corporea pari o superiore ai 37, 5°C, affiancare il legale rappresentante dell'ente che organizza l'iniziativa con volontari e/o collaboratori, organizzare il rito a blocchi distanziati qualora superi i mille partecipanti.
E quelle del CTS
Il Conitato tecnico scientifico ha condiviso i contenuti della proposta formulata dalla CEI, rilevando alcune criticità nella possibilità di controllo del rischio di contagio nello svolgimento di alcune processioni. Per questo richiama, oltre all'adozione delle misure relative al distanziamento fisico, all'uso delle mascherine e delle altre misure igienico-sanitarie, il rigoroso rispetto delle misure precauzionali al fine di evitare ogni tipo di aggregazione o assembramento dei fedeli.
Richiama infine la diretta responsabilità delle autorità sanitarie, civili e religiose nello svolgimento dei riti, invitando le forze di polizia a verificare la corretta applicazione delle indicazioni e delle prescrizioni, avendo riguardo di adottare le misure necessarie per il contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica.
Impegno che viene evidentemente affifato anche alle Polizie locali e ai Sindaci, usualmente impegnati nella programmazione, autorizzazione e controllo di tutte le manifestazioni che si promuovono sul territorio, a cominciare proprio da quelle religiose.
14 giugno 2020
Garante per la protezione dei dati personali – 3 aprile 2025
Presentata dalla dott.ssa Grazia Benini e da Gioele Dilevrano
IFEL – 11 marzo 2024
IFEL – 5 febbraio 2024
Ricevi via email i nuovi contenuti pubblicati nel portale
In collaborazione con: