Convenzione separazione beni

In applicazione dell'art. 24 della Legge n. 218/1995, il diritto al nome è regolato dalla legge nazionale del soggetto; pertanto, nel caso di cittadino/a straniero/a, se, costui/costei in applicazione delle leggi dello Stato di appartenenza, ha cambiato nome e/o cognome, l'ordinamento italiano deve recepire tale variazione, sulla base della esibizione di documentazione autentica rilasciata dalle competenti autorità dello Stato di appartenenza (es. attestazione consolare).

Premesso ciò, l'assunzione del nuovo cognome spettante alla sposa di cittadinanza rumena deve essere annotata nell'atto di matrimonio prima della annotazione della convenzione per la separazione dei beni.

La formula da utilizzare, opportunamente adattata, è la n. 187 del d.m. 5 aprile 2002.

Ovviamente, nel caso specifico non si deve fare riferimento alla annotazione apposta a margine dell'atto di nascita cui fa cenno la formula citata, bensì alla documentazione esibita dall'interessata e comprovante  l'avvenuto cambiamento di cognome  (art. 102 comma 3 d.P.R. n. 396/2000 "In ogni caso nelle annotazioni occorre indicare ... l'atto o il provvedimento in base al quale esse sono eseguite".

4 giugno 2020               Liliana Palmieri