Trascrizione atti di nascita dei discendenti di un cittadino originario del ns. Comune

Risposta al quesito del dott. Cosimo Damiano Zacà

Quesiti
di Zacà Cosimo Damiano
21 Maggio 2020

Nel 1987 vennero trasmessi per la trascrizione dal Consolato di San Paolo - Brasile gli atti di nascita dei discendenti di un cittadino, a detta loro, originario del ns. Comune. Evidentemente nei ns. atti anagrafici non vennero trovate tracce dell’ascendente e quindi gli atti vennero trasmessi a Roma. Nel 1994 vennero trasmessi altri 2 atti di nascita di discendenti (il sig. A nato nel 1959 in Brasile e il di lui figlio B nato nel 1993 in Germania) e anche questi vennero trasmessi a Roma, dandone sempre notizia al Consolato. Nei fatti è accaduto che i sigg. A e B sono stati considerati iscritti nell’Aire di questo Comune fin dal ’94 e parallelamente iscritti nell’anagrafe consolare di San Paolo prima e Colonia dopo. Nel 2014 ci arrivò un Cons01 a nome di B e noi chiedemmo a entrambi i consolati gli atti di nascita di A (nato in Brasile) e B (nato in Germania) per un’eventuale trascrizione e iscrizione AIRE. Non ci hanno mai risposto. Nel frattempo abbiamo appurato che effettivamente il capostipite era originario del nostro comune e che Roma non ha provveduto a trascrivere gli atti di A e B. Quest’anno il sig. B ci ha chiesto informazioni per il rilascio della carta d’identità, convinto di essere iscritto nella nostra AIRE. Se chiedo che mi venga inviato il certificato di nascita di B insieme al Cons01, tralasciando per il momento l’atto di nascita del padre che essendo nato in Brasile è più complicato da avere, provvedo alla trascrizione e all’iscrizione AIRE, metto in atto un procedimento corretto?

Risposta

Premessa

I figli di cittadini italiani, anche se nati all’estero ed eventualmente in possesso di un’altra cittadinanza, sono cittadini italiani.

Il loro atto di nascita, normalmente spedito all’autorità consolare direttamente dall’Ufficio di Stato Civile del Comune straniero, deve essere trascritto in Italia.

Si fa presente che la trascrizione dell’atto di nascita in Italia è condizione indispensabile per il rilascio dei documenti di riconoscimento (carta d’identità e passaporto).

Per richiedere la trascrizione di una nascita, il connazionale può rivolgersi all’Ambasciata/ Consolato Generale, munito dei seguenti documenti:

  • atto di nascita su modello internazionale (per i Paesi che aderiscono alla Convenzione di Vienna), in originale o copia conforme all’originale, emesso dall’Ufficio di Stato Civile del Comune straniero o atto di nascita tradotto e legalizzato per tutti gli altri Paesi;
  • documento d’identità che attesti il possesso della cittadinanza italiana di almeno uno dei genitori (se non iscritto nello schedario consolare); in alternativa, dichiarazione sostitutiva comprovante la cittadinanza italiana.

In ogni caso, il connazionale potrà comunque presentare l’atto di nascita direttamente al Comune italiano di appartenenza (vedi art. 12, comma 11, DPR 396/2000).

Il fatto

Nel caso in esame ci sembra di capire che questa procedura sia stata rispettata, a suo tempo, da parte dei due Consolati e che, per i disguidi e le motivazioni elencati, prima nel 1987 e successivamente nel 1994, non si è proceduto da parte del Comune alla trascrizione degli atti di nascita del cittadino A e del cittadino B (figlio di A) e della relativa iscrizione nei registri AIRE.

Da accertamenti successivi, si legge ancora, si è appurato che gli atti di nascita dei due cittadini non risultano trascritti neanche da “Roma”.

Nel quesito, si afferma, altresì, che “nei fatti è accaduto che i sigg. A e B sono stati considerati iscritti nell’Aire di questo Comune fin dal ’94 e parallelamente iscritti nell’anagrafe consolare di San Paolo prima e Colonia dopo”.

A tal proposito, appare strano come tali incongruenze non siano emerse, nel corso degli anni, in sede di allineamento tra le posizioni contenute negli schedari consolari (solo MAE) e quelle presenti nelle anagrafi comunali (solo MIN) degli italiani residenti all’estero (art. 5 della Legge n. 459 del 27 dicembre 2001) per la realizzazione dell’elenco aggiornato dei cittadini italiani residenti all’estero, finalizzato alla predisposizione delle liste elettorali.

Rimanendo in tema, diciamo, per completezza, che il Ministero dell’Interno, Servizi Demografici, ha comunicato (gennaio 2019?) alle Ambasciate ed agli Uffici Consolari che alcuni cittadini italiani nati e residenti all'estero, per motivi diversi, non risultano allineati con il Comune italiano di riferimento (ovvero non sono stati confermati come cittadini italiani iscritti o iscrivibili all'AIRE - Anagrafe degli Italiani Residenti all'Estero) per mancanza dei requisiti necessari previsti dalla normativa attuale (DPR n. 396/2000 - obbligo di trascrizione dell'atto di nascita). 

Nella stessa nota, il Ministero suggeriva che i connazionali che si trovino in questa situazione e che intendano richiedere uno dei servizi consolari, potranno collaborare per il perfezionamento della loro posizione anagrafica e di stato civile nei confronti dell'Amministrazione italiana, ed eventualmente anche di quella dei familiari che si trovino nella stesse condizioni e aggiunge che il connazionale potrà collaborare per il buon esito dell'operazione di allineamento, contattando il proprio Comune italiano oppure l'Ambasciata/Consolato di riferimento.

Suggerimenti

Detto ciò, consiglierei di tornare ad insistere nel richiedere (l’ultima volta, da quello che si evince dal quesito, è successo nel 2014) con pec/telefonate ecc. ai rispettivi Consolati (informandone se si ritiene opportuno i Ministeri competenti - Interno e Affari Esteri), ricostruendo i diversi passaggi ed evidenziando la necessità e l’urgenza di regolarizzare la posizione dei due cittadini, i documenti necessari (atto di nascita tradotto e legalizzato o certificato plurilingue, a seconda dei casi, il modello Cons. 01, ecc.) per procedere alla trascrizione dell’atto e la conseguente iscrizione nei registri AIRE e nelle liste elettorali ecc.

Se dovesse dare riscontro alla richiesta, solo uno dei due consolati (quello tedesco come ipotizzato), a parere dello scrivente, si potrebbe procedere, una volta verificata la regolarità della documentazione inviata, agli adempimenti relativi alla trascrizione dell’atto, alla iscrizione nei registri AIRE e di conseguenza, verificati i requisiti, nelle liste elettorali. Ciò appare giustificato anche alla luce della richiesta di informazioni del cittadino B per il rilascio del documento d’identità.

Prendendo, poi, spunto dalla circolare del ministero, che allego, il contatto con il cittadino B, di fronte ad una mancata risposta delle autorità consolari, potrebbe risultare utile per avere collaborazione ed informazioni utili per la soluzione delle problematiche esposte.

17 maggio 2020                Cosimo Damiano Zacà

Indietro

Non hai trovato le informazioni che stavi cercando?

Poni un quesito ai nostri esperti

CHI SIAMO

La posta del Sindaco è rivolto ad amministratori ed operatori degli enti locali: ricco di contenuti sempre aggiornati, il cuore del portale risiede nella possibilità di accedere, in modo semplice e veloce, ad approfondimenti, informazioni, adempimenti, modelli e risposte operative per una gestione efficiente e puntuale dell'attività amministrativa.

La Posta del Sindaco - ISSN 2704-744X

HALLEY notiziario

INFORMAZIONI

Ricevi via email i nuovi contenuti pubblicati nel portale

In collaborazione con:

la posta del sindaco

CONTATTI

Email

halley@halley.it

Telefono

+39 0737.781211

×