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Garante per la protezione dei dati personali – 3 aprile 2025
Covid-19, per la sanificazione delle strade sconsigliato l’utilizzo dell'ipoclorito di sodio
Servizi Comunali Tutela ambientale Tutela salute pubblicaApprofondimento di Amedeo Di Filippo
Covid-19, per la sanificazione delle strade sconsigliato l’utilizzo dell'ipoclorito di sodio
Amedeo Di Filippo
Non risultano rischi di trasmissione del virus derivanti da superfici stradali e non è appurato che usare certi prodotti per sanificare le strade abbia un’effettiva efficacia. È la conclusione cui è pervenuto l’Istituto Superiore di Sanità, sulla cui base il Consiglio del Sistema nazionale a rete per la protezione dell’ambiente ha approvato il 18 marzo un documento di indirizzo (file allegato) contenente le indicazioni tecniche per la pulizia degli ambienti esterni e l’utilizzo di disinfettanti nel quadro dell’emergenza Covid-19.
Il parere dell’ISS
All’Istituto Superiore di Sanità (ISS) è stato chiesto un parere in merito alla disinfezione degli ambienti esterni e all’utilizzo di disinfettanti, con particolare riferimento all’ipoclorito di sodio (varechina), su superfici stradali e pavimentazione urbana per la prevenzione della trasmissione dell’infezione da SARS CoV 2.
L’Istituto premette che le infezioni da coronavirus si trasmettono attraverso contatti stretti in ambienti chiusi tra persona e persona o per contatto diretto o indiretto con oggetti o superfici nelle immediate vicinanze di persone infette che siano contaminate da secrezioni. Il tempo di sopravvivenza su superfici oscilla da 48 ore fino ad alcuni giorni, in dipendenza della matrice/materiale, della concentrazione, della temperatura e dell’umidità.
La pulizia con acqua e normali detergenti e l’utilizzo di prodotti disinfettanti/igienizzanti comuni sono sufficienti per la decontaminazione delle superfici anche se non sono, ad oggi, disponibili prove specifiche della loro efficacia sul Covid-19. Diversi prodotti antimicrobici disinfettanti/igienizzanti sono stati testati su diversi coronavirus, alcuni dei quali, ad esempio l'ipoclorito di sodioe l'etanolo, sono ampiamente disponibili in commercio nella grande distribuzione in diverse formulazioni.
In merito al lavaggio e disinfezione stradale e delle pavimentazioni urbane su larga scala, l’ISS ritiene opportuno procedere alla ordinaria pulizia con saponi/detergenti convenzionali (assicurando tuttavia di evitare la produzione di polveri e aerosol), ma sconsiglia la disinfezione tramite ipoclorito, misura della quale “non è accertata l’utilità”, che anzi potrebbe comportare inquinamento ambientale e che, in quanto sostanza corrosiva per la pelle e dannosa per gli occhi, potrebbe essere associata ad un aumento di sostanze pericolose nell’ambiente con conseguente esposizione della popolazione.
“La disinfezione delle strade con questi prodotti non dovrebbe essere pertanto condotta di frequente ma una tantum evitando l’esposizione della popolazione durante l’applicazione”, è la conclusione a cui approda l’ISS. Ma anche i sistemi e le procedure di utilizzo dei prodotti disinfettanti potrebbero comportare dei rischi, in quanto non consentono di escludere la formazione di sostanze estremamente pericolose. La pratica della pulizia e disinfezione andrebbe quindi limitata a interventi straordinari assicurando comunque misure di protezione per gli operatori e la popolazione esposta ai vapori tossici dell’ipoclorito e alla potenziale esposizione al virus attraverso il rilascio di polveri e aerosol generati dalle operazioni di disinfezione.
Le indicazioni di ISPRA
A seguito della posizione assunta dall’ISS, IPSRA Ambiente e il Consiglio del Sistema nazionale di protezione ambientale (SNPA) hanno approvato le indicazioni tecniche relative agli aspetti ambientali della pulizia degli ambienti esterni e dell’utilizzo di disinfettanti nel quadro dell’emergenza Covid-19. Nel documento viene condiviso il parere dell’ISS sul fatto che le superfici esterne (strade, piazze, prati) non devono essere ripetutamente cosparse con disinfettanti poiché ciò potrebbe comportare inquinamento ambientale. In particolare, l’utilizzo indiscriminato di ipoclorito di sodio è in grado di nuocere alla qualità delle acque superficiali arrecando danno alla vita negli ambienti acquatici e alla qualità delle acque sotterranee qualora veicolato tramite acque di scolo non convogliate negli impianti di depurazione.
L’ipoclorito di sodio in presenza di materiali organici presenti sul pavimento stradale potrebbe inoltre dare origine a formazione di sottoprodotti estremamente pericolosi, quali clorammine e trialometani e altre sostanze cancerogene volatili. Non è inoltre possibile escludere la formazione di sottoprodotti pericolosi non volatili che possono contaminare gli approvvigionamenti di acqua potabile.
Pertanto, l’utilizzo di ipoclorito nella pulizia delle superfici esterne deve intendersi come integrativo e non sostitutivo delle modalità convenzionali di pulizia e limitato a interventi straordinari, che devono comunque avvenire sulla base delle specifiche indicazioni puntualmente elencate nel documento.
19 marzo 2020
Garante per la protezione dei dati personali – 3 aprile 2025
Presentata dalla dott.ssa Grazia Benini e da Gioele Dilevrano
IFEL – 11 marzo 2024
IFEL – 5 febbraio 2024
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