Certificato di stato libero chiesto da cittadino iscritto all’Aire

Il certificato di stato libero è rilasciabile dal Comune di iscrizione AIRE e deve rispecchiare la  situazione che risulta dagli atti anagrafici (aggiornati, appare scontato, con le comunicazioni dell’Ufficio di Stato Civile*) al momento del rilascio.

Il D.Lgs. n. 71/2011, testo normativo sull'ordinamento, sulle funzioni ed i poteri consolari, ha abrogato il D.P.R. 200/1967 (art.79, comma 1).

In base alla citata normativa, il Consolato rilascia unicamente: la certificazione d'iscrizione nello schedario consolare (art. 8); i certificati di cittadinanza (art. 10); le certificazioni di esistenza in vita (art. 52, comma 1, lett. a).

Il rilascio del certificato di stato libero da parte degli uffici Consolari era previsto nella circolare dell'Istituto centrale di Statistica n. 22 del 21/02/1969 che scaturiva dall'art. 104 del Regio Decreto 9 luglio 1939, n. 1238, abrogato dal D.P.R. 396/2000 (art. 110 ) e, quindi, di fatto, priva di fondamento.

Per completezza, si fa presente che il c. d. certificato di "stato libero" essendo un certificato desunto dagli atti anagrafici che attesta lo stato civile della persona e, quindi, un certificato anagrafico, è soggetto sin dall'origine all'imposta di bollo, salvo l'utilizzo per uno degli usi per i quali è prevista l'esenzione.

5 marzo 2020          Cosimo Damiano Zacà

* art. 1 c. 3 della Legge 27/10/1988 n. 470 "Gli ufficiali di stato civile devono comunicare all'ufficio d'anagrafe del proprio Comune il contenuto degli atti dello stato civile e delle relative annotazioni che si riferiscono ai cittadini residenti all'estero”