Approfondimento di Amedeo Di Filippo

Pubblicato il bando “Cambio rotta”, finanzia percorsi di contrasto alla devianza minorile

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di Di Filippo Amedeo
25 Febbraio 2020

Approfondimento di Amedeo Di Filippo                                                                                      

Pubblicato il bando “Cambio rotta”, finanzia percorsi di contrasto alla devianza minorile

Amedeo Di Filippo

 

L’impresa sociale “Con i Bambini”, soggetto attuatore del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, ha pubblicato il bando “Cambio rotta” con cui mette a disposizione 15 milioni di euro per finanziare progetti di contrasto alla devianza minorile. I progetti, che devono essere presentati entro il prossimo 8 aprile, saranno valutati anche in base alla capacità di mettere in rete gli enti del terzo settore, gli organismi della giustizia minorile, i servizi sociali territoriali, le famiglie, la scuola e gli enti di formazione, coinvolgendo tutta la “comunità educante”.

Il contesto

Il Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, istituito dall’art. 1, comma 392, della Legge n. 208/2015, è nato da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo. Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Per attuare i programmi del Fondo, il 20 giugno 2016 è nata l’impresa sociale “Con i Bambini”, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione “Con il Sud”, che ha assunto la qualità di soggetto attuatore del Fondo.

Fondo e Fondazione rispondono alla esigenza di conoscere e arginare il fenomeno, in costante crescita, della devianza giovanile e dei collegati comportamenti antisociali commessi da gruppi di adolescenti e giovani in spazi pubblici, che ha dato vita alle c.d. “baby gang”. Un fenomeno trasversale che interessa non solo giovani dei ceti sociali più bassi o a famiglie disagiate ma anche ragazzi “di buona famiglia”, apparentemente meno problematici, che possono diventare antisociali e violenti soprattutto per mancanza di valori positivi e di validi modelli sociali forniti dagli adulti.

Il bando mette a disposizione 15 milioni di euro e al fine di garantire la massima partecipazione, ogni soggetto potrà presentare un solo progetto, in qualità di soggetto responsabile, o prendere parte a un solo progetto, in qualità di partner. Fanno eccezione le amministrazioni locali e territoriali (Comuni, Regioni, ASL, amministrazioni penitenziarie, ecc.), le Università e i centri di ricerca, che possono partecipare, in qualità di partner, a più progetti.

Gli obiettivi

Il bando “Cambio rotta” si propone di sostenere interventi socio-educativi rivolti a minori tra i 10 e 17 anni segnalati dall’Autorità giudiziaria minorile e già in carico agli Uffici di servizio sociale per i minorenni o ai servizi sociali territoriali, in particolare per reati di gruppo, oppure in uscita da procedimenti penali o amministrativi, mediante il loro reinserimento nel contesto familiare, sociale, educativo e professionale, offrendo risposte che promuovano il loro protagonismo e l’acquisizione di progressive autonomie.

Le proposte progettuali dovranno prevedere percorsi individualizzati, coinvolgendo anche i gruppi di coetanei, con azioni nei luoghi di ritrovo dei ragazzi nei quartieri considerati particolarmente a rischio. Le modalità di risposta potranno prevedere interventi di promozione dell’impegno e del protagonismo dei ragazzi, prevenzione nei luoghi formali e informali e intercettazione delle situazioni di disagio, sostegno a iniziative di giustizia riparativa, valorizzazione dei beni comuni e delle strutture educative e di aggregazione, attivazione di processi che incentivino una maggiore presa in carico e responsabilizzazione delle famiglie, promozione dell'integrazione territoriale dei servizi e iniziative di informazione sull’offerta dedicata agli adolescenti e ai giovani, rafforzamento del lavoro sinergico fra tutti gli attori del processo educativo.

Le procedure

Le risorse sono ripartite tra le Regioni del Nord (€ 5.130.857), del Centro (€ 2.241.198) e del Sud (€ 7.627.945). I progetti potranno avere una dimensione regionale oppure interregionale e devono essere presentati esclusivamente tramite la piattaforma Chàiros entro le ore 13:00 dell’8 aprile. Le proposte valutate positivamente saranno sottoposte ad un’ulteriore fase di progettazione esecutiva in collaborazione con gli uffici di Con i Bambini, al termine della quale si procederà all’assegnazione del contributo.

I progetti devono essere presentati da partnership costituite da almeno tre “soggetti della partnership”, che assumeranno un ruolo attivo nella co-progettazione e nella realizzazione del progetto. Tra questi, un altro ente di terzo settore, enti locali, soggetti della scuola, dei sistemi regionali di istruzione e formazione professionale, dell’università, della ricerca e del mondo delle imprese. Ogni partnership individua un “soggetto responsabile”, che deve essere un ente di terzo settore. Saranno valutati positivamente i progetti che prevedano partnership eterogenee e complementari, formate da una pluralità di soggetti pubblici e privati del territorio e da partner istituzionali funzionali alla realizzazione dell’intervento.

L’esecuzione del progetto dovrà avere inizio entro 180 giorni dall’assegnazione del contributo. La liquidazione avviene in tre diverse fasi: anticipo del 25%; acconto in due diverse tranche, la prima non superiore al 25%, la seconda al 30%, previa presentazione di apposita rendicontazione; saldo finale sulla base delle spese effettivamente sostenute e quietanzate.

22 febbraio 2020

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