Approfondimento di Cosimo Damiano Zacà

Il Parlamento taglia se stesso: approvata definitivamente dalla Camera la riduzione dei parlamentari

Servizi Comunali Normativa elettorale
di Zacà Cosimo Damiano
16 Ottobre 2019

Approfondimento di Cosimo Damiano Zacà                                                                                    

Il Parlamento taglia se stesso: approvata definitivamente dalla Camera la riduzione dei parlamentari

Le novità per le prossime elezioni politiche

 

Cosimo Damiano Zacà

 

La legge costituzionale per il taglio dei numeri dei parlamentari è stata approvata, quasi all’unanimità, in quarta e ultima lettura alla Camera: con 553 voti a favore e 14 contrari.

Essendo una proposta di modifica della Costituzione sono state necessarie quattro letture (due per Camera in doppia conforme). 

Ricordiamo, che in Senato, in seconda lettura, il via libera non aveva ottenuto i due terzi dei voti parlamentari, maggioranza necessaria per evitare la possibilità di una richiesta di referendum sul testo.

Ma, vediamo i contenuti.

Con la modifica degli articoli 56 e 57 della Costituzione si passa così dagli attuali 630 deputati a 400 e dai 315 senatori a 200.

Cambia anche l’articolo 59 sui senatori a vita: il numero di quelli in carica nominati dal Presidente della Repubblica non può in alcun caso essere superiore a cinque.

La legge interviene anche sul numero dei parlamentari eletti all’estero: passeranno da 12 a 8 gli eletti alla Camera e da 6 a 4 quelli eletti al Senato.

Il taglio dei parlamentari, per quanto detto, può ora essere sottoposto a referendum confermativo, senza quorum, se lo chiederanno 126 deputati o 64 senatori o cinque Consigli Regionali o 500.000 elettori; se tra tre mesi nessuno lo chiederà la riforma sarà promulgata e sarà valida dalla prossima legislatura.

L’entrata in vigore della riforma non avverrà, però, prima di gennaio 2020, in quanto bisognerà attendere i tempi previsti dalla Carta Costituzionale (art. 138) per consentire, a chi lo ritiene necessario, di richiedere lo svolgimento del referendum.

Per completezza di informazione, a proposito del referendum confermativo, dobbiamo dire che alcune forze politiche ed alcuni parlamentari hanno preannunciato in tal senso una raccolta di firme.

Se si dovesse svolgere la consultazione popolare, l’entrata in vigore slitterebbe di diversi mesi e sarebbe comunque subordinata alla vittoria del sì.

Dopodichè saranno necessari circa due mesi per ridisegnare i collegi.

La previsione del termine di sessanta giorni, infatti, è volta a «consentire l’adozione del decreto legislativo in materia di rideterminazione dei collegi elettorali», che attualmente sono così suddivisi: per la Camera dei deputati sono 232 collegi uninominali e 63 collegi plurinominali; per il Senato 116 collegi uninominali e 33 collegi plurinominali.

Secondo alcuni studiosi una riforma di una così vasta portata doveva essere inserita in un quadro più generale. Si rende, quindi, opportuno intervenire, per riempire i vuoti lasciati liberi da questa riforma, su altri punti dell’assetto costituzionale e, in particolare, sulla forma di governo; così come  é necessario intervenire sulla legge elettorale.

In cantiere ci sono alcune riforme importanti che dovrebbero partire entro il corrente mese: modifica dei regolamenti di Camera e Senato, parificazione dell'elettorato attivo e passivo di Camera e Senato a 18 e 25 anni; Senato non più eletto su 'base regionale per avere leggi elettorali uguali per i due rami del Parlamento e taglio del numero dei delegati regionali nell'elezione del Presidente della Repubblica.

E, adesso alcune curiosità e statistiche.

L’Italia ha oggi, con 945 parlamentari eletti e 60,4 milioni di abitanti, un rapporto di 1 eletto ogni 64 mila persone.

Con la riforma costituzionale, con 600 parlamentari eletti (400 deputati e 200 senatori), si avrà un rapporto di un eletto ogni 151 mila cittadini per la Camera e di 1 eletto ogni 302 mila per il Senato.

Questo pressupone la necessità di ridisegnare i collegi elettorali con altro intervento legislativo.

Nel rapporto eletti/popolazione, l'Italia, attualmente, è il secondo Paese dell'Unione Europea con il maggior numero di eletti, ma l'incidenza è tra le più basse in Europa.

Con questa riforma diverrà il Paese dell'Unione Europea con il minor numero di deputati in rapporto alla popolazione e supererà la Spagna che deteneva il primato, per i senatori il confronto non può essere fatto sia per la diversità delle funzioni, che per l’assenza di questo ramo del Parlamento.

Per quel che riguarda i risparmi di spesa che la riduzione dei parlamentari dovrebbe comportare, ci sono posizioni diverse: secondo il Movimento 5 stelle ci sarebbe un risparmio di 100 milioni di euro l'anno e quindi di 500 a legislatura; diversi, invece, i conteggi dell’Osservatorio dei Conti Pubblici secondo cui il risparmio netto complessivo si attesterebbe intorno ai 57 milioni l'anno e a 285 milioni a legislatura.

Ai posteri l’ardua sentenza. 

13 ottobre 2019

                                                                               

 

Indietro

Approfondimenti

Non hai trovato le informazioni che stavi cercando?

Poni un quesito ai nostri esperti

CHI SIAMO

La posta del Sindaco è rivolto ad amministratori ed operatori degli enti locali: ricco di contenuti sempre aggiornati, il cuore del portale risiede nella possibilità di accedere, in modo semplice e veloce, ad approfondimenti, informazioni, adempimenti, modelli e risposte operative per una gestione efficiente e puntuale dell'attività amministrativa.

La Posta del Sindaco - ISSN 2704-744X

HALLEY notiziario

INFORMAZIONI

Ricevi via email i nuovi contenuti pubblicati nel portale

In collaborazione con:

la posta del sindaco

CONTATTI

Email

halley@halley.it

Telefono

+39 0737.781211

×