Responsabilità erariale e funzioni di controllo contabile negli Enti Locali
Brevi appunti sul DDL Camera 1621/ Senato 1457 recante modifiche d’interesse degli EELL
AGID – Comunicato 1 ottobre 2019
Servizi Comunali Servizi digitaliIn un anno è cresciuta di oltre il 70% la presenza dei Responsabili per la transizione al digitale nelle PA italiane
AGID
Responsabili per la transizione al digitale: nominati oltre 5.000 RTD
Data:
01/10/2019
In un anno è cresciuta di oltre il 70% la presenza dei Responsabili per la transizione al digitale nelle PA italiane: i dirigenti passano da 2900 del settembre 2018 agli attuali oltre 5000. Prosegue il percorso previsto dal Codice dell’Amministrazione digitale e supportato da AgID
Cresce il numero di pubbliche amministrazioni che hanno nominato un proprio responsabile per la transizione al digitale.
In un anno le nomine dei responsabili per la transizione al digitale (RTD) nelle pubbliche amministrazioni italiane hanno segnato un aumento di oltre il 70%. A settembre del 2018 i dirigenti incaricati erano 2.939. Oggi sono più di 5mila.
Secondo quanto stabilito dall’art. 17 del CAD (Codice dell’Amministrazione Digitale), ogni pubblica amministrazione è tenuta a individuare un RTD, ossia un responsabile che si occupi di coordinare operativamente la trasformazione digitale dei servizi ai cittadini e alle imprese, adottando modelli di relazione trasparente e aperti con la società civile.
Proprio per supportare le PA in questo percorso e sensibilizzarle sulla necessità di attivarsi, è stata creata la Conferenza dei RTD.
Questa struttura organizzativa, coordinata da AgID, si riunisce periodicamente per condividere esperienze e incentivare la diffusione della cultura dell’innovazione nella PA, coinvolgendo di volta in volta i responsabili per la transizione al digitale delle pubbliche amministrazioni centrali e locali.
Approfondimenti:
Brevi appunti sul DDL Camera 1621/ Senato 1457 recante modifiche d’interesse degli EELL
Risposta del Dott. Angelo Maria Savazzi
Risposta del Dott. Giancarlo Menghini
Risposta del Dott. Luigi D'Aprano
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