La delibera per il 2022 tocca anche interventi di interesse per gli Enti locali
PNRRIl Piano nazionale di ripresa e resilienza sarà al centro dei controlli della Corte dei conti nel 2022. Il lavoro della Sezione centrale per il controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato si incentrerà sugli interventi previsti dal PNRR, oltre che sulle gestioni di maggiore rilevanza connesse all'emergenza sanitaria ed a specifiche criticità di natura socio-economica che toccano anche le amministrazioni locali.
Occhi puntati poi sulle grandi tematiche inerenti alla tutela dell’ambiente e della salute, alle politiche del lavoro, nonché allo sviluppo sostenibile, la digitalizzazione, l’istruzione, l’inclusione ed il sostegno sociale. Questi i cardini del “Quadro programmatico dei controlli sulla gestione delle Amministrazioni dello stato per l’anno 2022 e nel contesto triennale 2022-2024”, approvato con delibera n. 3/2022/G. Gli accertamenti - precisa la magistratura contabile - investiranno sia il rispetto degli equilibri finanziari, sia la verifica dei risultati e la loro rispondenza ai piani ed ai programmi di spesa, rilevando l'efficienza operativa delle amministrazioni e l'efficacia delle misure adottate. Per quanto attiene alle verifiche sul PNRR - sottolinea la Corte in una nota - “l'attività di controllo sarà svolta in base alle peculiari esigenze di temporizzazione delle valutazioni sullo stato di avanzamento dei programmi, onde assicurare la tempestiva verifica del rispetto degli impegni assunti dal nostro Paese nel sistema europeo di sostegno alle economie nazionali. In quest’ambito, saranno ancor più rilevanti la necessità di un costante coordinamento tra le funzioni di controllo intestate alla Corte dei conti, nelle sue diverse componenti centrali e regionali, oltre al puntuale raccordo con la programmazione UE e con i controlli operati dalla Corte dei conti europea”.
I controlli di interesse per gli enti locali
La delibera della Corte focalizza alcuni progetti del PNRR, di interesse per gli enti locali, sui quali si poserà l’occhio dei magistrati di controllo. Vediamone alcuni.
Come l’intervento denominato “Polis - case dei servizi di cittadinanza digitale”, gestito dal Ministero dello sviluppo economico con un budget di 800 milioni di euro, che intende promuovere la coesione economica, sociale e territoriale in relazione ai piccoli centri urbani e nelle aree interne del Paese, contribuendo al loro rilancio attraverso due tipologie di intervento: i) realizzazione di uno “sportello unico” di prossimità che assicuri ai cittadini residenti nei comuni più piccoli la possibilità di fruire di tutti i servizi pubblici, in modalità digitale, per il tramite di un unico punto di accesso alla piattaforma di servizio multicanale di Poste Italiane (coinvolgendo i 6.910 uffici postali dei Comuni con popolazione inferiore a 15.000 abitanti); la realizzazione della più ampia rete nazionale di spazi di co-working, nei capoluoghi di provincia e in altri centri di medie dimensioni (previsti 250 “Spazi per l’Italia” con oltre 5.000 postazioni di lavoro, spazi di riunione, servizi condivisi, aree dedicate a eventi e formazione).
Altro intervento su cui si focalizzeranno i controlli è quello denominato “Promozione rinnovabili per le comunità energetiche e l'auto-consumo”, a cura del Ministero della transizione ecologica e con una dotazione di 2.200.000.000 euro. L'investimento mira a sostenere l'installazione di 2.000 MW di nuova capacità di generazione elettrica per configurazioni di autoconsumo collettivo e comunità delle energie rinnovabili, in particolare in comuni con meno di 5.000 abitanti. Il sostegno è basato su prestiti a tasso zero fino al 100 per cento dei costi ammissibili per la realizzazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, accoppiati a sistemi di stoccaggio dell'energia.
Di particolare attualità poi gli “Interventi per la resilienza, la valorizzazione del territorio e l'efficienza energetica dei Comuni”, progetto del Ministero dell’interno con una significativa dotazione di 6 miliardi. La misura, che si sostanzia in lavori pubblici di piccola portata, comprende una serie diversificata di interventi concernenti le aree urbane e metropolitane, “volti a ridurne la vulnerabilità rispetto i rischi sismici e idrogeologici, a favorire l'adattamento ai cambiamenti climatici e a migliorare l'efficienza energetica (come la riduzione del consumo energetico degli edifici o il miglioramento dell'efficienza dei sistemi di illuminazione pubblica).
La Posta del Sindaco
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