PNRR – Bando per "Piattaforma Digitale Nazionale Dati"

Come partecipare

PNRR


È stato pubblicato il 20/10/2022 l’Avviso Misura 1.3.1 “Piattaforma Digitale Nazionale Dati” (PDND) - Comuni - Ottobre 2022.
La PDND è la piattaforma, definita all’articolo 50-ter, comma 2, del d.lgs. 7 marzo 2005, n. 82 (Codice dell’Amministrazione Digitale) di cui le P.A., i gestori di servizi pubblici e le società di controllo pubblico si avvalgono al fine di favorire la conoscenza e l’utilizzo del patrimonio informativo detenuto, per finalità istituzionali, nelle banche dati a loro riferibili, nonché la condivisione dei dati con i soggetti che hanno diritto di accedervi, in attuazione dell’articolo 50 del CAD per la semplificazione degli adempimenti dei cittadini e delle imprese.
La piattaforma favorisce l'interoperabilità dei sistemi informativi e delle basi di dati delle Pubbliche Amministrazioni e dei gestori di servizi pubblici. Il livello di interoperabilità proposto da PDND è attuabile mediante l’accreditamento, l’identificazione e la gestione dei livelli di autorizzazione dei soggetti abilitati ad operare sulla stessa, nonché́ la raccolta e la conservazione delle informazioni relative agli accessi e alle transazioni effettuate per il suo tramite.
Con l’interoperabilità delle banche dati è possibile creare un ecosistema che abiliti lo scambio semplice e sicuro di informazioni tra le PA attraverso una piattaforma unica, un catalogo di servizi software in costante crescita e un insieme di regole condivise, al fine di incrementare l'efficienza dell'azione amministrativa.

Soggetti attuatori e scadenza
L’art. 5 dell’Avviso individua nei Comuni i Soggetti Attuatori ammessi a presentare una singola domanda di partecipazione entro il 17 febbraio 2023.

Cosa finanzia
L’Avviso finanzia, con 110 milioni di euro, l’erogazione di API (Application Programming Interface), all’interno della PDND.
Una API è definita, dal par. 4.9 delle Linee Guida AgID sull’infrastruttura tecnologica PDND, come: “Un insieme di procedure, funzionalità e/o operazioni disponibili al programmatore (informatico), di solito raggruppate a formare un insieme di strumenti specifici per l’espletamento di un determinato compito”.
Nel quadro del progetto di interoperabilità, richiamato dallo stesso CAD, all’art. 64-bis, comma 1-bis, quindi, un'API è un'interfaccia applicativa che:

  • è identificata nel Catalogo API dalla sua documentazione, secondo gli standard previsti nel Modello di interoperabilità descritto nelle Linee Guida sull’infrastruttura tecnologica della Piattaforma Digitale Nazionale Dati per l’interoperabilità dei sistemi informativi e delle basi di dati adottate da AgID;
  • è identificata, nel catalogo API, dal riferimento del suo punto di erogazione principale (server URL di produzione o SOAP HTTP binding URL);
  • rispetta le cornici di sicurezza indicate nelle linee guida Linee Guida Tecnologie e standard per assicurare la sicurezza dell’interoperabilità tramite API dei sistemi informatici,
  • consente di effettuare tutte le operazioni associate alla procedura relativa.

Contributi - Numero API - Modalità
L’importo del contributo, in forma forfettaria, sarà riconosciuto al Soggetto Attuatore solo a seguito del conseguimento del risultato atteso, cioè il completamento del processo formale e tecnico e la definitiva pubblicazione, delle API testate, sul catalogo della PDND. Gli importi del contributo, riconosciuti sulla base della dimensione del comune, sono così definiti in base al numero di abitanti.
È prevista una suddivisione in 7 fasce:

  • Fasce 1 e 2: Comuni fino a 2.500 abitanti e Comuni con numero di abitanti compresi tra 2.501 e 5.000.
    Contributo: € 10,171.75.
    Per l’erogazione del contributo il Comune dovrà pubblicare sul Catalogo API di PDND un numero di API pari a 1.
    Raccomandazione: si suggerisce di realizzare un numero di endpoint (per REST API) / operations (per SOAP API) pari almeno a 5.
  • Fascia 3: Comuni con numero di abitanti compresi tra 5.001 e 20.000.
    Contributo: € 20,343.50.
    Per l’erogazione del contributo il Comune dovrà pubblicare sul Catalogo API di PDND un numero di API pari a 2.
    Raccomandazione: si suggerisce di realizzare un numero medio di endpoint (per REST API) / operations (per SOAP API) pari almeno a 5.
  • Fascia 4: Comuni con numero di abitanti compresi tra 20.001 e 50.000.
    Contributo: € 30,515.25.
    Per l’erogazione del contributo il Comune dovrà pubblicare sul Catalogo API di PDND un numero di API pari a 3.
    Raccomandazione: si suggerisce di realizzare un numero medio di endpoint (per REST API) / operations (per SOAP API) pari almeno a 5.
  • Fascia 5: Comuni con numero di abitanti compresi tra 50.001 e 100.000.
    Contributo: € 162,748.00.
    Per l’erogazione del contributo il Comune dovrà pubblicare sul Catalogo API di PDND un numero di API pari a 4.
    Raccomandazione: si suggerisce di realizzare un numero medio di endpoint (per REST API) / operations (per SOAP API) pari almeno a 10.
  • Fascia 6: Comuni con numero di abitanti compresi tra 100.001 e 250.000.
    Contributo: € 203,435.00.
    Per l’erogazione del contributo il Comune dovrà pubblicare sul Catalogo API di PDND un numero di API pari a 5.
    Raccomandazione: si suggerisce di realizzare un numero medio di endpoint (per REST API) / operations (per SOAP API) pari almeno a 10.
  • Fascia 7: Comuni con numero di abitanti maggiore di 250.000.
    Contributo: € 474,775.20.
    Per l’erogazione del contributo il Comune dovrà pubblicare sul Catalogo API di PDND un numero di API pari a 6.
    Raccomandazione: si suggerisce di realizzare un numero medio di endpoint (per REST API) / operations (per SOAP API) pari almeno a 12.

Le attività per il raggiungimento degli obiettivi dell’Avviso possono essere svolte dai Comuni tramite il supporto di un qualificato Partner/Intermediario Tecnologico per lo sviluppo di processi di reingegnerizzazione tali da garantire l’integrazione informatica con le soluzioni gestionali in uso presso i Comuni e la piena rispondenza alle specifiche tecnico-operative previste per l’integrazione con PDND.

Durata e termini di realizzazione del progetto
Le attività sopra menzionate dovranno essere eseguite nei seguenti termini:

  • Comuni fino a 50.000 abitanti:
  • massimo 3 mesi (90 giorni) per la contrattualizzazione del fornitore dalla data di notifica del decreto di finanziamento;
  • massimo 6 mesi (180 giorni) per l’integrazione e attivazione dei servizi, a partire dalla data di contrattualizzazione del fornitore.
  • Comuni con più di 50.000 abitanti:
  •  massimo 6 mesi (180 giorni) per la contrattualizzazione del fornitore dalla data di notifica del decreto di finanziamento;
  • massimo 6 mesi (180 giorni) per l’integrazione e attivazione dei servizi, a partire dalla data di contrattualizzazione del fornitore.

Contenuti della domanda di partecipazione
La domanda di ammissione al finanziamento (All. 3), previa registrazione con la propria identità digitale (SPID / CIE) al sito https://padigitale2026.gov.it, dopo essere stata compilata e scaricata in formato PDF e firmata digitalmente dal legale rappresentante del Comune, dovrà essere ricaricata sulla piattaforma di PA digitale 2026.
Nella domanda va indicato il cronoprogramma di attuazione, in particolare la data ultima (scadenza) per l’inserimento del CUP, la data entro cui si prevede la stipula del contratto con il fornitore e la data di completamento dell’attività finanziata.


Articolo di Pietro Salomone

Indietro

Scritto il 26/10/2022 , da Salomone Pietro

Non hai trovato le informazioni che stavi cercando?

Poni un quesito ai nostri esperti

CHI SIAMO

La posta del Sindaco è rivolto ad amministratori ed operatori degli enti locali: ricco di contenuti sempre aggiornati, il cuore del portale risiede nella possibilità di accedere, in modo semplice e veloce, ad approfondimenti, informazioni, adempimenti, modelli e risposte operative per una gestione efficiente e puntuale dell'attività amministrativa.

La Posta del Sindaco - ISSN 2704-744X

INFORMAZIONI

Ricevi via email i nuovi contenuti pubblicati nel portale

In collaborazione con:

la posta del sindaco