Incidenza dell'incremento delle indennità di funzione dei Sindaci metropolitani sul rimborso spettante ai datori di lavoro degli amministratori

Il vigente art. 80, comma 1 del decreto legislativo 267 del 2000, (nel testo modificato dall’art. 2 bis  d.l. 392/2000, conv. con modificazioni dalla l. 26/2001) stabilisce che «Le assenze dal servizio di cui ai commi 1, 2, 3 e 4 dell'articolo 79 sono retribuite al lavoratore dal datore di lavoro. Gli oneri per i permessi retribuiti dei lavoratori dipendenti da privati o da enti pubblici economici sono a carico dell'ente presso il quale gli stessi lavoratori esercitano le funzioni pubbliche di cui all'articolo 79. L'ente, su richiesta documentata del datore di lavoro, è tenuto a rimborsare quanto dallo stesso corrisposto, per retribuzioni ed assicurazioni, per le ore o giornate di effettiva assenza del lavoratore. Il rimborso viene effettuato dall’ente entro trenta giorni dalla richiesta [...]».

La legge di bilancio n. 213 del 30 dicembre 2023 (in G.u. del 30 dicembre 2023) ha determinato l’entrata in vigore di una disposizione al comma 536 dell’art. 1, che così recita: «Gli oneri per i permessi retribuiti dei lavoratori dipendenti degli enti locali di cui all'articolo 2 del testo unico di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, sono a carico dell'ente presso il quale gli stessi esercitano le funzioni pubbliche di cui all'articolo 79 del medesimo testo unico. Al predetto personale si applicano le modalità di rimborso previste dall'articolo 80 del citato testo unico di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267».

Detta previsione modifica il criterio in base al quale sono individuati i soggetti su cui gravano gli oneri per la fruizione dei permessi retribuiti dei dipendenti degli enti locali che esercitano le funzioni di amministratori in un ente locale diverso da quello in cui prestano servizio. Pertanto, è previsto che gli oneri per i permessi retribuiti dei lavoratori dipendenti degli enti locali di cui all’art. 2 del TUEL, sono a carico dell’ente presso il quale gli stessi esercitano le funzioni pubbliche di cui all’art. 79 del TUEL e che al predetto personale si applicano le modalità di rimborso previste dall’art. 80 del predetto Testo Unico.

L'art. 80 TUE, inoltre, si rammenta che dispone: "L'ente, su richiesta documentata del datore di lavoro, è tenuto a rimborsare quanto dallo stesso corrisposto, per retribuzioni ed assicurazioni, per le ore o giornate di effettiva assenza del lavoratore".

Dunque la legge di bilancio anzidetto ai fini dei rimborsi ai datori di lavoro ha previsto solo la citata novella che riguarda, appunto, i dipendenti degli EELL per permessi retribuiti  che ora sono a carico dell’ente presso il quale gli stessi esercitano le funzioni pubbliche.

L’incremento delle spese in tema di rimborso al datore di lavoro, invece, può essere conseguente alle maggiori attività e commissione svolte dai consiglieri al fine di raggiungere i nuovi e maggiori importi (gettoni) consentiti dall’applicazione del parametro del ¼ della nuova e maggiorata indennità del sindaco di cui all’art. 82 TUOEL. Infatti, non essendo aumentato il gettone dalla legge di bilancio, per arrivare al limite massimo anzidetto, i consiglieri devono svolgere più sedute per maturare più gettoni fino a detti limiti. Pertanto, svolgendo più ore, discende l’aumento del rimborso delle spese dovute al datore di lavoro a cui le stesse sono sotratte..

21 gennaio 2025

Dott. Eugenio De Carlo

Parole chiave: indennità di funzione, incremento/aumento, rimborsi.

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