Risposta dell'Avv. Elena Conte
QuesitiAvendo questo Comune ricevuto da parte di una Ditta titolare di una licenza N.C.C., rilasciata dallo scrivente Ente, il nuovo contratto uso gratuito box-rimessa, debitamente registrato, si chiede Se il responsabile del procedimento è tenuto al controllo relativo alla veridicità dei dati catastali indicati nel suddetto contratto.
Il contratto d’uso gratuito (comodato) di un immobile è un contratto di natura civilistica (art. 1571 c.c.) per cui, al fine di procedere alle verifiche amministrative di rito, va accertato che la sede della rimessa indicata nella comunicazione trasmessa dall’impresa, in caso di modifica, ovvero presente nell’autorizzazione sia la medesima presente nel contratto (verifica di corrispondenza delle dichiarazioni) e che la rimessa abbia una destinazione d’uso idonea da punto di vista edilizio/urbanistico in caso di nuova rimessa (verifica di compatibilità).
Qualora, poi, non sia sufficiente il dato toponomastico per individuare in modo univoco la rimessa, dovrà essere verificato anche quello catastale.
In caso di ulteriori o residuali dubbi, alla verifica documentale potrà essere accompagnata anche un’ispezione dei luoghi (rimessa) ex lege n. 689/81 da richiedere al personale della polizia locale.
Ciò detto, il controllo di veridicità delle dichiarazioni di solito viene effettuato a campione, sulla base di una percentuale e di una procedura fissata in un provvedimento amministrativo, ex ante. Diversamente, è comunque possibile attivare un procedimento di verifica quando, ad esempio, emergano dubbi sulla veridicità delle dichiarazioni, in quanto contrastanti o incompatibili tra loro, ovvero per la sopravvenienza di una circostanza nuova che possa incidere sulla permanenza dei requisiti.
4 novembre 2021 Elena Conte
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