La Rivista del Sindaco


IL PUNTO SULLE GESTIONI ASSOCIATE

Studi e Ricerche
di La Posta del Sindaco
19 Maggio 2016

Il tema delle gestioni associate è come un fiume carsico: compare, si fa apprezzare o meno a seconda dei punti di vista e degli interessi, e poi scompare senza che nessuno se ne lamenti, in attesa di una nuova apparizione che ravvivi un dibattito in effetti mai avviato e, dunque, mai concluso.
Il testo politico-programmatico più rilevante degli ultimi mesi (10 luglio 2015) è noto come “Il manifesto di Cagliari”, titolo conferito ad un documento dell’ANCI per via della città che ne ha visto se non i natali di certo l’ufficializzazione
(www.anci.it/Contenuti/Allegati/Manifesto%20Cagliari%2010-7-151.odt).  

Questo documento affronta in primis la questione dei piccoli Comuni e delle rivendicazioni che questi, in considerazione delle loro specificità, avanzano nei confronti del governo centrale, concernenti soprattutto questioni connesse alla finanza locale: patto di stabilità da superare, Fondo di solidarietà per i piccoli Comuni, perequazione finalizzata ai fabbisogni standard, sblocco degli avanzi di amministrazione.
Ma la parte più pregnante, almeno dal punto di vista di chi è interessato al tema, riguarda le gestioni associate. Queste, al riguardo, le richieste dell’ANCI in vista (si tenga conto della data in cui il documento veniva pubblicato):

  • sospensione dell’obbligo dell’associazione obbligatoria per i Comuni sotto i 5000 abitanti;
  • abbassamento dei limiti di popolazione minima da raggiungere per la costituzione di gestioni associate obbligatorie;
  • il superamento del diverso grado di impegno richiesto, all’interno di una forma associativa, ai Comuni obbligatoriamente tenuti ad associarsi rispetto ai Comuni, di dimensioni demografiche superiori ai 5000 abitanti, che aderiscono “volontariamente”;
  • l’accettazione della soglia di tre funzioni gestite in forma associata, in luogo delle 10 definite dalle norme vigenti.

Dal tempo della formulazione di queste proposte non è successo nulla, salvo uno slittamento o cancellazione di fatto degli obblighi previsti per la scadenza del 31 dicembre 2015.
Nel febbraio di quest’anno, sul quotidiano on line del Sole 24 ore, QEL, dedicato agli Enti locali, Daniele Formiconi, responsabile “tecnico” dell’ANCI per i piccoli Comuni e le gestioni associate, ha pubblicato un articolo avente per titolo: “Gestione associata: riordino della governance locale, la quarta fase” http://www.quotidianoentilocali.ilsole24ore.com/art/amministratori-e-organi/2016-02-03/gestione-associata-riordino-governance-locale-quarta-fase-171937.php?uuid=ABK5JV6.

L’articolo esordisce ricostruendo, brevemente ed efficacemente, la storia delle gestioni associate dalla legge 142/1990 ad oggi, evita di usare termini decisi quali, ad esempio, “fallimento” delle politiche che si sono succedute ed, in particolare, di quelle previste dalla legge 56/2014, e finisce con il suggerire una ripresa del tema assumendo come scenario di attuazione di nuove politiche per l’associazionismo intercomunale quello tratteggiato dal Manifesto di Cagliari.
Infine, sempre dello stesso Formiconi, il 19 maggio l’articolo dedicato alle proposte dell’ANCI sul disegno di legge, che ha ripreso il suo iter alla Camera dei Deputati, dal titolo “Le proposte Anci per i piccoli Comuni: riparte l'iter della legge per gli enti fino a 5mila abitanti”  http://www.quotidianoentilocali.ilsole24ore.com/art/amministratori-e-organi/2016-05-18/le-proposte-anci-i-piccoli-comuni-riparte-iter-legge-gli-enti-fino-5mila-abitanti-183518.php?uuid=ABbIzJJB.

L’articolo ha un suo interesse e merita di essere letto in unum con il resoconto parlamentare cui si riferisce. La proposta di legge ha un suo indubbio valore e meritevoli di attenzione sono le integrazioni suggerite dall’ANCI.

Quello che colpisce, tuttavia, è - in un quadro di cose nuove e stimolanti da far fare ai piccoli Comuni, al fine di sottrarli allo stato di abbandono in cui molti di essi versano - il grado di “sufficienza” e di “eventualità” con cui vengono trattate le forme associative intercomunali: un soggetto tra gli altri, se ci sono bene, se non ci sono, l’interlocutore è e resta il Comune.

Una domanda: ma qual è il fondamento se non dell’obbligatorietà quanto meno dell’opportunità delle gestioni associate? Per l’ANCI la risposta sembrerebbe essere “nessuno”. E per il governo? Per le Regioni? 

Non sarebbe ora di fare un po’ di chiarezza sul tema? Qui, in ogni caso, è disponibile il punto sullo stato delle Unioni di Comuni.

Nicola Melideo


Articoli Correlati

imagine
  25/10/2023       Studi e Ricerche
imagine
  11/10/2023       Studi e Ricerche
imagine
  05/10/2023       Studi e Ricerche
Torna alla Rivista del Sindaco

Ultimi aggiornamenti

CHI SIAMO

La posta del Sindaco è rivolto ad amministratori ed operatori degli enti locali: ricco di contenuti sempre aggiornati, il cuore del portale risiede nella possibilità di accedere, in modo semplice e veloce, ad approfondimenti, informazioni, adempimenti, modelli e risposte operative per una gestione efficiente e puntuale dell'attività amministrativa.

La Posta del Sindaco - ISSN 2704-744X

HALLEY notiziario

INFORMAZIONI

Ricevi via email i nuovi contenuti pubblicati nel portale

In collaborazione con:

la posta del sindaco

CONTATTI

Email

halley@halley.it

Telefono

+39 0737.781211

×